A Generali tutto il capitale di Citylife. Ad Allianz la Torre Isozaki. La Torre Hadid al Leone

@andreadeugeni
La ratio è quella di far entrare soldi nella cassa di Citylife per abbattere l'indebitamento, rinegoziare le condizioni dei prestiti con le banche (rendendo il progetto più profittevole) e accelerare i lavori per il completamento di tutta l'area dell'ex Fiera di Milano, previsto sulla carta nel 2017.
Dopo mesi di rumors, le Generali hanno messo ufficialmente le mani su tutto il capitale di Citylife (il maggiore investimento immobiliare della compagnia triestina in Europa e che la vede esposta, in termini di equity, per circa 460 milioni), acquistando, tramite Generali Properties, il braccio immobiliare del Leone, il 33% delle azioni da Allianz per un controvalore di 109 milioni di euro. Un accordo che fa parte di un più ampio piano industriale, in base al quale le due compagnie assicurative, storiche concorrenti nel mercato delle polizze, ma curiosamente alleate nel "condominio immobiliare" di Citylife, investiranno anche direttamente in due delle tre torri previste dal progetto (Isozaki e Hadid, dal nome delle archistar internazionali che le hanno progettate). Grattacieli che svetteranno nello skyline milanese e dove saranno concentrate le attività meneghine dei due gruppi.

Nello specifico, l'accordo prevede che la tedesca Allianz acquisti la Torre Isozaki, (la più alta e quella più avanti con i lavori: è in fase di costruzione ed è già arrivata al 25° piano dei 50 previsti), inizialmente "assegnata" alle Generali, più una parte della componente residenziale del progetto per 367 milioni di euro e che la compagnia triestina (prima al 66% circa) rilevi invece la quota di partecipazione di Allianz in Citylife, per 109 milioni, a cui si aggiungeranno i versamenti effettuati da settembre alla data del closing, previsto entro la fine del 2013. L'operazione di acquisizione della Torre Isozaki sarà strutturata come compravendita di bene futuro, con pagamenti alla stipula e a stato di avanzamento lavori.
L'ingresso di Allianz nel proprio grattacielo potrebbe avvenire nel 2016, un anno dopo, cioè, il completamento dei lavori, mentre le Generali potrebbero far partire concretamente il trasloco dei propri uffici nella Torre Hadid (ora nella fase di scavo delle fondamenta) nel 2017, quando, secondo il cronoprogramma, è previsto anche il completamento della terza torre (Libeskind, al momento in fase di progettazione). Negli ambienti finanziari continuano a circolare rumors sul fatto che, alla fine, il terzo grattacielo non verrà costruito, perché difficile da piazzare sul mercato per l'alto valore dell'operazione. Le Generali, però, vanno avanti per la loro strada, sicure che anche il terzo complesso, se non venduto come le prime due torri, potrebbe venir affittato.

Coerentemente con quanto spiegato agli analisti nella call di presentazione dei dati di bilancio del terzo trimestre, il Cfo della compagnia triestina Alberto Minali ha spiegato che "l'accordo con Allianz è molto importante, perché fissa la road map per la realizzazione delle prossime fasi del progetto consentendo di ridurre il leveraging della società", all'interno di una partita di cui fanno parte anche le banche creditrici EuroHypo, Banca Imi, Bpm, Credit Agricole, Mediobanca e Unicredit. Istituti di credito che hanno in pegno il 100% di Citylife e con i quali sono in scadenza 353 dei 761 milioni complessivi di indebitamento.