Economia
Generali, i Benetton salgono al 2%. Le mosse finanziarie di Patuano

Cresce il peso dei soci privati nelle Assicurazioni Generali
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Marco Patuano mette un chippone da 250 milioni su Assicurazioni Generali, quasi un ottavo dell'ingente liquidità custodita nella cassaforte di Edizione per cavalcare l'onda della ripresa economica nel Vecchio Continente in uno scenario di normalizzazione della politica monetaria (tassi d'interesse in rialzo). Chiamato a Ponzano Veneto alla corte dei Benetton per sostituire Gianni Mion, lo storico manager di fiducia negli investimenti della famiglia nordestina, l'ex Telecom ora amministratore delegato di Edizione Holding, la scatola finanziaria del gruppo Benetton, ha deciso di raddoppiare la quota della compagnia assicurativa triestina già in portafoglio, dallo 0,94% al 2%.

Marco Patuano
Accantonato il dossier Fedrigoni, sfumato quello dell'ingresso in Ducati e in attesa di mettere a segno in cordata con Goldman Sachs l'acquisto di Guala Closures, Patuano ha deciso di far salire i Benetton nella lista dei soci privati del Leone immediatamente dietro al gruppo Caltagirone (al 3,55% del capitale) e a Leonardo Del Vecchio (al 3,16%).
In testa all'azionariato delle Generali resta ovviamente Mediobanca, con il 13% che poi nei piani dell'istituto al 2019 dovrebbe ridursi al 10%.
L'incremento di Edizione non è ancora stato fotografato in documenti ufficiali, ma gli acquisti sarebbero già stati avviati e la notizia dell'obiettivo di raddoppiare la quota è stata confermata da fonti vicine al dossier, dopo alcune indiscrezioni di stampa al riguardo.
A Piazza Affari, Generali ha poi chiuso la seduta in rialzo dell'1% a 16,19 euro, dopo aver aggiornato proprio in questi giorni i massimi dal gennaio del 2016. Patuano deve investire con una logica da private equity la liquidità monstre (circa due miliardi) che nel 2015 la cassaforte dei Benetton ha realizzato con la vendita della maggioranza di World Duty Free a Dufry, dopo lo spin off da Autogrill del 2013, segnando plusvalenze per quasi 1,1 miliardi. Gli acquisti di Edizione vengono comunque letti dagli osservatori delle vicende Generali come un investimento di liquidità sul mercato, senza l'attesa che da Ponzano Veneto arrivino rivendicazioni sulla governance della compagnia.
Negli ultimi 15 mesi la cassaforte degli industriali di Ponzano Veneto (impegnati nella conquista della spagnola Abertis con Atlantia) che controlla l'operatore stradale e aeroportuale italiano, Atlantia, e Autogrill , ma ha anche investimenti nel settore dell'abbigliamento e degli immobili, non ha fatto operazioni. Oltre a Guala Closures e (ora) Assicurazioni Generali, pare che l'amministratore delegato di Edizione stia guardando a settori industriali a maggior crescita prospettica su scala globale e a precise macro-aree, come quelle della logistica, delle infrastrutture dedicate al trasporto e della salute-servizi alla persona.