Giovannini: "Per la Cig risorse solo nel brevissimo tempo". Poi la riforma

Il problema più urgente per Enrico Giovannini, neo-ministro del Lavoro, è quello della cassa integrazione in deroga. Le risorse scarseggiano, serve un'iniezione di denaro pubblico. Ma in un futuro non molto lontano la Cig potrebbe non essere garantita. "Il governo sta facendo una valutazione attenta delle risorse disponibili per il brevissimo termine" sul rifinanziamento della Cig in deroga. Un miliardo? "La discussione è in corso". Potrebbe essere uno degli ultimi interventi "liquidi" da parte dello Stato. Perché uno degli obiettivi dell'ex presidente Istat è rivedere il funzionamento della cassa integrazione: "Non si può rifinanziare lo strumento senza rivisitarlo" perchè, ha affermato Giovannini a Palazzo Madama, si tratta di un "problema strutturale",
Per questo "l'orinetamento del governo è quello di un monitoraggio molto più puntuale sul comportamento dei soggetti che erogano fondi per capire di cosa stiamo parlando". In altre parole, serve capire se i lavoratori possono essere reinseriti nel mondo del lavoro o se la cig in deroga è solo l'ultimo stadio della trafila ordinaria-straordinaria-deroga prima che l'azienda dichiari fallimento. Per evitare che questo avvenga servono, ha detto il ministro, "altri strumenti e ammortizzatori". Sarà però un intervento che richiede tempo: "Non avverrà domani, ma nei mesi prossimi o l'anno prossimo". Poi annuncia: "Convocherò le parti sociali per avviare un dialogo per cercare di capire gli interventi, a costo zero o costosi, che si ritengono efficaci".
Resta il nodo esodati: "Dei 65 mila esodati individuati con il primo decreto, già in 7 mila sono andati in pensione nel 2013", ha detto Giovannini.