Gucci unica pretendente: il lusso conquista Richard Ginori
Una sola offerta, decisiva: solo Gucci si è fatta avanti per rilevare Richard Ginori. Il gruppo italiano controllato dalla francese Kering (ex Ppr) acquisirà la storica azienda toscana per 13 milioni di euro. Nei prossimi giorni ci saranno le consultazioni sindacali, perché l'assegnazione è condizionata all'approvazione delle parti sociali. Il piano di Gucci per la storica manifattura di porcellane di Sesto Fiorentino, prevede il reintegro di 235 lavoratori su 305 e il proseguimento della cassa integrazione per gli altri. "L'offerta d'acquisto di 'Richard Ginori 1735' da parte del gruppo Gucci è una splendida notizia che assicura futuro e investimenti sulla storica manifattura di Sesto Fiorentino" commenta il sindaco di Sesto, Gianni Gianassi. "Adesso - aggiunge - si apre una difficile trattativa tra la proprietà e i sindacati per determinare i livelli occupazionali a partire dal piano industriale e dalle sue esigenze".
L'acquisto di Richard Ginori "conferma lo spirito di attenzione e investimento dell'azienda sul territorio fiorentino" e "l'impegno nel continuare a sostenere la filiera produttiva, quale patrimonio di conoscenze e competenze unico, che va tutelato e valorizzato". Così Gucci in una nota commenta la vittoria della procedura competitiva per il marchio toscano. L'obiettivo dell'operazione è "il rilancio dello storico marchio fiorentino, sinonimo da sempre di qualità, artigianalità e 'made in Italy', gli stessi valori alla base del successo del marchio Gucci".
Alla luce di questi obiettivi strategici Gucci "intende investire in un programma industriale per sostenere i piani produttivi, oltre che supportare Richard Ginori nei processi di innovazione e ricerca e sviluppo e sostenere i valori del 'made in Italy' attraverso la valorizzazione, la formazione e il mantenimento delle qualificate risorse umane gia' presenti in azienda". Oggi Gucci - ricorda una nota - impiega direttamente oltre novemila dipendenti nel mondo, di cui oltre 1.300 a Firenze, e alimenta un indotto complessivo di circa 45 mila persone in Italia. L'offerta per Richard Ginori è "un'ulteriore conferma dell'intenzione dell'azienda di continuare a sostenere la filiera produttiva, quale patrimonio di conoscenze e competenze unico, che va tutelato e valorizzato in una logica di sostenibilità industriale, sociale e ambientale".