Guerra commerciale dei dazi, Orsini: "Trump? Serve calma. Ue? Cambi passo o verrà stritolata" - Affaritaliani.it

Economia

Guerra commerciale dei dazi, Orsini: "Trump? Serve calma. Ue? Cambi passo o verrà stritolata"

Parla il presidente di Confindustria al Festival dell'Economia di Trento

di Redazione

Orsini: "L'Ue cambi passo o verrà stritolata"

"Sono un europeista convinto, credo che il sistema Europa possa dare davvero tanto. Pero l'Europa deve cambiare". Perchè in un contesto di "conflitti economici", con le altre aree del mondo che si muovono "più velocemente", l'Europa rischia di essere stritolata", avverte il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, dall'appuntamento di chiusura del festival dell'Economia a Trento. "L'Europa "deve cambiare passo" ed "essere più rapida nelle decisioni. "Nel costruire risposte per l'industria non è veloce", evidenzia il leader degli industriali. "In alcuni capitoli rischiamo di perdere competitività e imprese che sono considerate in tutto in mondo eccellenti". Orsini chiude oggi i quattro giorni del festival organizzato da Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing.

Dazi, Orsini: "Serve calma e una risposta rapida" 

Sui dazi al 50% annunciati dal presidente Usa Donald Trump "secondo me adesso cerchiamo anche di avere calma, perché quando cominciamo a pensare che in Europa abbiamo bruciato 140 miliardi (di capitalizzazione in Borsa-ndr)per la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti, io capisco, ma mi auguro che quel braccio di ferro si chiuda in una stretta di mano". E "serve fare presto, perché i 90 giorni per noi sono già già diventati il primo giugno". Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato nell'ultima giornata del festival dell'economia di Trento, organizzato dal gruppo Sole24ore. "Quindi occorre velocissimamente la trattativa", ha insistito.

"Oggi per un paese come il nostro, esportatore, pensare di perdere un mercato come quello degli Stati Uniti per noi è un problema. Perché è anche un nostro alleato storico. E' ovvio che noi guardiamo sempre verso Occidente. Anche perché dobbiamo dirci che verso Oriente, e io sono per andare verso tutti i mercati, ma verso oriente noi abbiamo un saldo non positivo, ma negativo, perché la Cina ci porta più prodotti di quelli che compra".

 E "cosa succederà - ha detto ancora Orsini - in caso in cui gli Stati Uniti chiudono o chiudono un po' di più alla Cina? La Cina cercherà di portare i prodotti in Europa, quindi su questi capitoli noi abbiamo bisogno di fare presto . Io mi auguro che il negoziato sia veloce tra Usa ed Europa". E quello che c'è con Washington "non è un delta incolmabile. E' un delta che io credo si possa superare - ha detto - perché il rischio qui è l'incertezza che c'è sulle imprese".