Ikea, il giudice conferma gli arresti. "Il direttore generale era complice"

Arriva l'incriminazione formale per il direttore generale di Ikea Francia Stefan Vanoverbeke, manager finito nella bufera dello spionaggio dei propri dipendenti.
Dopo che lunedì, Vanoverbeke, il direttore finanziario e un ex super-manager della filiale francese di Ikea erano stati fermati dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta sui sospetti di spionaggio illegale di dipendenti e clienti che pesano sul gruppo svedese dall'anno scorso, il giudice per le indagini preliminari ha appena convalidato l'arresto per il direttore generale perché sospettato di essere "complice nella raccolta illegale dei dati".
Vanoverbeke e Dariusz Rychert (direttore finanziario di Ikea France) erano stati interrogati dalla polizia giudiziaria di Versailles in seguito alla perquisizione effettuata nei giorni scorsi nella filiale del gruppo a Plaisir, alle porte di Parigi.
La giustizia francese aveva aperto nel marzo dell'anno scorso un'indagine dopo la denuncia del sindacato francese Force Ouvriere (FO), che accusava Ikea di aver fatto spiare illegalmente alcuni candidati all'assunzione, i dipendenti e persino i clienti con cui aveva in corso controversie commerciali. La vicenda era scoppiata dopo un articolo pubblicato sul settimanale satirico Le Canard Enchainé in cui si accusava l'azienda di aver ottenuto illegalmente precendenti giudiziari e rapporti sui conti correnti bancari delle persone interessate.