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Economia
Irpef autonomi, riordino detrazioni e testo unico: linee della riforma fiscale

"Digitalizzazione del Fisco, Testo unico del contribuente, superamento del sistema del “saldo-acconto” Irpef per 4 milioni di lavoratori autonomi, riordino delle tax expeditures, semplificazione e fiscalità di vantaggio per le filiere più colpite dalla pandemia Covid". Sono le linee di lavoro del Governo sulla riforma fiscale che inizieranno a trovar spazio nelle legge di Bilancio che nei suoi contenuti essenziali approderà nel fine settimana in Consiglio dei ministri per il varo del Documento programmatico di bilancio, la radiografia delle misure di fine anno che i governi devono mandare alla Commissione europea entro metà ottobre.

Fisco, Epicenter: il sistema Italia è il meno competitivo dell'Ocse/ Il sistema fiscale italiano è il meno competitivo tra tutti quelli dei 36 Paesi più industrializzati aderenti all'Ocse. E' quanto emerge dall'ultima edizione dell'indice internazionale sulla competitivita' fiscale elaborato dal centro studi Epicenter. "L'Italia offre il sistema fiscale meno competitivo nell'Ocse - si legge nel documento - a causa del pesante carico amministrativo e del sistema impositivo sulle persone: sono necessarie circa 169 ore per adempiere a tutti gli obblighi fiscali" che incombono su chi porta avanti attivita' economiche. Anche il sistema delle imposte sui consumi, osserva ancora lo studio, "rivela lacune politiche e di applicazione poiche' copre solo il 40% dei consumi finali". La classifica 2020 conferma la posizione assegnata all'Italia gia' nel 2019, quando il nostro Paese era scivolato dal penultimo posto del 2018 all'ultimo. L'analisi mette anche in evidenza la presenza, nel nostro Paese, di forme di tassazione per la sanita', sulle proprieta' e sulle transazioni finanziarie. Analizzando i principali capitoli in cui si articola il sistema fiscale nazionale, il rapporto indica poi che l'Italia si colloca al 27mo posto per le imposte sulle societa', al 33mo per quelle sulle persone fisiche, al 29mo per la tassazione dei consumi, e al 36mo per le tasse sulle proprieta'. In ogni caso dalla lettura del rapporto emerge l'immobilita' del sistema fiscale italiano rispetto a una situazione generale che, anche sotto la spinta delle conseguenze della pandemia, ha portato diversi Paesi ad adottare modifiche temporanee o strutturali. "Davanti alla caduta degli introiti i singoli Paesi dovranno decidere come strutturale al meglio i loro sistemi fiscali per perseguire contemporaneamente gli obiettivi del sostegno alla ripresa economica e di un aumento delle entrate". A guidare la classifica della competitivita' fiscale 2020 e' per la settima volta consecutiva l'Estonia, seguita dalla Nuova Zelanda e dalla Lettonia.

Lo annuncia in un post su Facebook la viceministra dell'Economia Laura Castelli che spiega come "tra Legge di Bilancio, Recovery Plan e collegati", l'esecutivo darà "la risposta migliore a quanto emerso dall’indice internazionale sulla competitività fiscale, elaborato dal centro studi Epicenter, che indica il sistema fiscale italiano come il meno competitivo tra tutti quelli dei 36 Paesi più industrializzati aderenti all'Ocse" (vedi box).

"Continueremo a ridurre le tasse, come abbiamo iniziato a fare con la scorsa manovra, ma innovando", aggiunge Castelli. "Sempre di più, perché non ha senso parlare di riforma se non si alza il livello della digitalizzazione, dell’automazione dei processi, della semplificazione normativa. Così aumentiamo la competitività del Paese, stiamo lavorando ad una revisione complessiva dell’intero sistema. Provvedimenti che non possono più aspettare", spiega ancora.

DIGITALIZZAZIONE DEL FISCO. "Partiamo dalla digitalizzazione del Fisco, che possiamo fare anche attingendo alle risorse del Recovery Fund. Questo vuol dire semplificare il complicato processo di accertamento e riscossione attraverso:

- una più organica collaborazione, e in prospettiva l’unificazione, tra le diverse banche dati degli uffici pubblici, che permetta di sgravare contribuenti ed imprese dalla presentazione di documenti e dati già posseduti dalla pubblica amministrazione (ad esempio: Isa automatici);

- l’incentivazione dei pagamenti elettronici, con i meccanismi del Cashback e della Lotteria degli Scontrini, anche per approfondire la lotta all’evasione fiscale;

- la digitalizzazione di Agenzia delle Entrate (migliorare il cassetto fiscale, rendendolo al passo con i tempi, e passare dallo sportello fisico allo sportello virtuale e dalle file negli uffici pubblici all’ufficio per appuntamento, investire nell’assistenza telefonica e digitale diffusa);

- estendere, il più possibile, su base volontaria, la fattura elettronica anche a chi oggi non la fa".

TESTO UNICO DEL CONTRIBUENTE. "Stiamo poi, raccogliendo e riordinando, in un Testo unico del contribuente le centinaia di norme fiscali sparse in mille rivoli, favorendo così un processo che ci porta all’eliminazione di quelle inutili o ridondanti, in un’ottica di trasparenza dell’amministrazione pubblica e di semplificazione".

SUPERAMENTO DEL SISTEMA DEL "SALDO-ACCONTO" IRPEF PER I LAVORATORI AUTONOMI. "Vogliamo anche semplificare la vita a 4 milioni di lavoratori autonomi soggetti all’Irpef, superando gli squilibri che provoca il sistema del 'saldo-acconto' e basando la riscossione delle imposte su quanto effettivamente incassato dal contribuente, non più sull’incasso presunto. Si tratta di sfruttare le potenzialità tecnologiche per arrivare ad una riscossione mensile o al massimo trimestrale, così da consentire al contribuente di pianificare al meglio la gestione della liquidità e anche di scontare più rapidamente eventuali crediti di imposta e agevolazioni fiscali".

RIORDINO DELLE TAX EXPEDITURES. "In cantiere c’è anche la “bonifica” della giungla di detrazioni e spese fiscali, le tax expenditures, che oggi complicano il sistema fiscale e minacciano il principio della progressività. Diversi miliardi possono essere ottenuti dai “sussidi ambientalmente dannosi” e dal tetto alle detrazioni fiscali per i redditi sopra una certa soglia. Fondi utili a finanziare parte della riforma fiscale complessiva".

ASSEGNO UNICO PER LE FAMIGLIE. "Questo ci aiuta anche a costruire un assegno unico che accorpi assegni familiari e bonus vari, spesso difficili da attivare, aggiungendo risorse aggiuntive, così da finanziare una politica ad hoc per la famiglia, capace di stimolare consumi e natalità. Una politica che ha funzionato bene in Francia e in Germania e che semplifica la vita al cittadino, che oggi rischia di non ricevere un bonus o un assegno perché non lo conosce e non sa di averne diritto.

SEMPLIFICAZIONE FISCALE. Ma semplificare vuol dire anche cancellare una serie di tributi di dimensioni insignificanti che complicano il quadro tributario. È un’operazione, pienamente gestibile, che rende necessario un piccolo sforzo del bilancio pubblico, ma che aiuta il rapporto tra cittadino e fisco.

FISCALITA' DI VANTAGGIO PER FILIERE COLPITE DA COVID E SUD. Stiamo sviluppando una fiscalità di vantaggio per le filiere più colpite dalla pandemia Covid e per i territori che si trovano in una situazione di “svantaggio”, stabilizzando ad esempio la decontribuzione al 30% per le imprese del Mezzogiorno sui dipendenti, introdotta con il Decreto Agosto".

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