Istat, il caro prezzi svuota tasche e carrelli: cresce la spesa nei discount - Affaritaliani.it

Economia

Istat, il caro prezzi svuota tasche e carrelli: cresce la spesa nei discount

Peggioramenti nel mercato del lavoro e calo di fiducia delle famiglie: l'impatto dell'inflazione porta a consumi più prudenti e acquisti mirati

Inflazione, mercato del lavoro e consumi nelle famiglie italiane: il report Istat 

"Il deterioramento della fiducia delle famiglie si è associato a comportamenti di consumo più prudenti mentre il mercato del lavoro ha evidenziato i primi segnali di peggioramento". Lo rileva l'Istat nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana.

Istat: inflazione e il calo fiducia delle famiglie pesano sulla crescita

In Italia, a maggio, prosegue l'Istat, l'indice destagionalizzato della produzione industriale ha interrotto la fase di ripresa che aveva caratterizzato gli ultimi tre mesi, mantenendosi tuttavia su livelli superiori a quelli dell'anno precedente. Il deterioramento della fiducia delle famiglie si è associato a comportamenti di consumo più prudenti mentre il mercato del lavoro ha evidenziato i primi segnali di peggioramento. A giugno, l'inflazione ha mostrato una nuova accelerazione diffusa tra tutte le componenti. Il differenziale con la media dell'area euro, pur rimanendo negativo, si è ridotto. Lo scenario internazionale continua a essere caratterizzato dalla elevata incertezza legata al conflitto tra Russia e Ucraina, da forti pressioni inflazionistiche, trainate dalle quotazioni dei prodotti energetici e dal cambio di intonazione della politica monetaria.

Commercio: Unc, da Istat arrivano dati positivi anche se gonfiati 

Secondo i dati Istat resi noti oggi, a maggio le vendite in valore al dettaglio salgono dell'1,9% rispetto al mese precedente e del 7% su base annua. "Dati inaspettatamente positivi, anche se per quanto riguarda i beni alimentari si tratta solo di un miraggio dovuto all'inflazione senza la quale le vendite sarebbero in territorio negativo e passerebbero da +4,5% a -2,8%, con un salto di ben 7,3 punti percentuali. Anche per quanto riguarda i lusinghieri confronti con maggio 2021 è solo un'illusione ottica, considerato che fino a oltre metà maggio 2021 i centri commerciali erano ancora chiusi nel weekend e riaprivano solo dal 22 maggio in zona gialla" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "In ogni caso, anche se i dati sono gonfiati dall'inflazione, il giudizio resta positivo visto che non solo le vendite di maggio in valore, nei dati destagionalizzati, sono superiori sia nel confronto con quelle di febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, con +5,4%, che rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, con 6,6%, ma anche quelle in volume, +0,8% su febbraio 2020 e +2,1% su gennaio 2020" conclude Dona.

 

Commercio: Coldiretti, il caro prezzi svuota il carrello della spesa (-2,8%)

ll caro prezzi taglia la spesa alimentare degli italiani che risultano in calo in quantità del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È quanto emerge dall' analisi Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio al dettaglio a maggio che su base annua fanno registrare una diminuzione delle quantità di beni alimentari acquistate per il quinto mese consecutivo.

Il risultato positivo in valore è dovuto esclusivamente all'aumento dei prezzi che per i beni alimentari sono aumentati in media dell'8,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, secondo l'analisi della Coldiretti su dati Istat a giugno. Dal +68,6% dell'olio di semi al +13,4% dei gelati, i rincari dei costi energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina contagiano i prezzi nel carrello della spesa con aumenti che - sottolinea la Coldiretti - colpiscono duramente le imprese e le tavole dei consumatori. Se in cima alla classifica dei rincari ci sono gli oli di semi al secondo posto c'è il burro con un +27,7% e al terzo la farina, con i prezzi in salita del 20,5% trainati dagli aumenti del grano che interessano anche la pasta, in salita del 18,3%.

L'impatto dell'inflazione è evidente dal fatto che in controtendenza - sottolinea la Coldiretti - volano gli acquisti di cibo low cost con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,8% nelle vendite in valore, il più elevato nel dettaglio tradizionale. Il risultato dei discount - precisa la Coldiretti - evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo e su beni essenziali.