Istat, Pil 2016 confermato a +0,9%. La pressione fiscale scende al 42,9% - Affaritaliani.it

Economia

Istat, Pil 2016 confermato a +0,9%. La pressione fiscale scende al 42,9%

L'Italia archivia il 2016 con una crescita del prodotto interno lordo dello 0,9%

L'Italia archivia il 2016 con una crescita del prodotto interno lordo dello 0,9%. Il dato arriva dall'Istat che ha diffuso oggi le stime definitive dopo quelle preliminari pubblicate a febbraio. In termini di volume il prodotto interno lordo dell'anno passato si colloca appena al di sopra del livello registrato nel 2000. Parallelamente si registra anche una flessione della pressione fiscale, scesa al 42,9% dal 43,3% dell'anno precedente.

L'Istituto segnala una leggera accelerazione della crescita rispetto al 2015, anno in cui l'economia è cresciuta ad un ritmo dello 0,8% (dato rivisto al rialzo dalla precedente stima di +0,7%).  Per il governo è la conferma di una buona notizia, visto che nella nota di aggiornamento al Def l'esecutivo aveva indicato una stima di crescita dello 0,8%, dato poi rivisto al rialzo dall'Istat il mese scorso allo 0,9% con le stime preliminari.

In rialzo come previsto anche il rapporto debito/Pil, che si è attestato nel 2016 al 132,6%, in aumento rispetto al 132,0%. Il deficit si attesta invece al 2,4% mentre è stato rivisto il dato relativo al 2015: in rapporto al Pil, l'indebitamento peggiora a 2,7% contro il 2,6% stimato a settembre 2016.

Guardando al dato disaggregato - rileva l'Istat - il contributo alla variazione del Pil della domanda nazionale è risultato positivo per 1,4 punti, mentre la variazione delle scorte e la domanda estera netta hanno fornito apporti negativi (rispettivamente -0,5 punti e -0,1 punti percentuali). Positivo in particolare il contirbuto dei consumi (+0,9%) e degli investimenti (+0,5%).