Italia, arriva una recessione “light”: ecco sei motivi per essere ottimisti - Affaritaliani.it

Economia

Italia, arriva una recessione “light”: ecco sei motivi per essere ottimisti

di Marco Scotti

I dati di Mediobanca: nel primo semestre del 2023 prevista una contrazione dell’economia, cui seguirà un rimbalzo anche di proporzioni significative

Italia, nel primo semestre arriva la recessione

A rischiare maggiormente la recessione nel primo semestre del 2023 sono Italia e Germania. Perché? Perché sono i due Paesi che dipendono maggiormente dall’energia russa. Ma, come testimonia l’ultima pubblicazione di Mediobanca presentata in occasione della MidCap Conference, non è detto che si debba andare necessariamente in questa direzione. Bisogna però prendere delle contromisure, sia a livello italiano, sia a livello europeo. Partendo da una consapevolezza: che non siamo messi così male come invece ci piace sempre pensare.

Negli Stati Uniti, ad esempio, è in atto un processo di de-industrializzazione che ha reso difficile trovare ingegneri e operai specializzati. Noi invece abbiamo filiere corte che garantiscono migliore efficienza. Biden ha messo sul piatto 300 miliardi di dollari per aiutare l’industria, ma potrebbe essere troppo tardi. Le nostre imprese, però, hanno altri problemi. Sono sottodimensionate, sottocapitalizzate e sottomanagerializzate. Insomma, servono scelte lungimiranti. Il 2023, per Mediobanca, segna il momento di essere coraggiosi, perché – dicono in Piazzetta Cuccia – un po’ d’acqua non ha mai ucciso nessuno, basta restare al coperto sotto l’ombrello. 

Di più: se l’Europa ha fatto un mezzo disastro con il prezzo al gas che è stato al centro di una trattativa estenuante che poteva essere risolta rapidamente, l’Italia ha sei frecce nella sua faretra per cui poter arginare la crisi meglio degli altri. I tassi d’interesse si stanno normalizzando: la Fed ha annunciato che il rialzo dei tassi non sarà eterno e che il terminal rate per il 2023 potrebbe essere del 5,1%. La Bce ancora non ha detto quale sia il target, ma è presumibile che non si andrà avanti a colpi di 50 punti base d’incremento a volta.