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Economia
La Bce alza i tassi di 50 punti. Crosetto polemico: "Regalo di Natale"

Bce: conferma frenata su tassi con rialzo da 50 punti ma nuovi aumenti in arrivo

Ultima fra le grandi banche centrali, anche la Bce ha confermato il rallentamento nel percorso di rialzo dei tassi. Infatti nell'ultima riunione del 2022 il Consiglio direttivo dell'Eurotower ha deciso un rialzo di 50 punti dei tassi principali, che porta quello sui depositi al 2%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 2,50% e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,75%. Ma nel comunicato finale la Bce sottolinea come ""sulla scorta della consistente revisione al rialzo delle prospettive di inflazione, prevede ulteriori incrementi" nelle prossime sedute.

Visto che "i tassi di interesse di riferimento della BCE rappresentano lo strumento principale" del Consiglio direttivo per definire l’orientamento di politica monetaria, l'Eurotower sottolinea come "mantenere i tassi di interesse su livelli restrittivi farà diminuire nel corso del tempo l’inflazione frenando la domanda e inoltre metterà al riparo dal rischio di un persistente incremento delle aspettative di inflazione. Anche in futuro le decisioni sui tassi di riferimento saranno guidate dai dati e rifletteranno un approccio in base al quale tali decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione". Il rialzo da 50 punti deciso oggi avrà effetto dal 21 dicembre 2022.

Bce: Crosetto, 'regalo di Natale' deciso con leggerezza

"Non ho capito il regalo di Natale che la presidente Lagarde ha voluto fare all'Italia". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, su twitter, commenta la decisione della Bce di alzare i tassi, di promettere ulteriori rialzi e avviare a marzo la 'marcia indietro' dopo gli anni degli acquisti di debito. In un altro tweet Crosetto, co-fondatore di Fratelli d'Italia, si sofferma su un grafico che mostra la netta caduta del prezzo di un Btp di prossima scadenza: "per chi non avesse capito l'effetto di decisioni prese e comunicate con leggerezza e distacco" è il commento.

Bce, nel 2023 ancora inflazione alle stelle: +6,3%

Il Consiglio direttivo della Bce "ha deciso oggi di innalzare i tassi di interesse e prevede ulteriori significativi aumenti, perché l’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all’obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato". Nel comunicato finale del Consiglio si segnala come gli esperti dell’Eurosistema "hanno rivisto significativamente al rialzo le proiezioni sull’inflazione, che si porterebbe in media sull’8,4% nel 2022 per poi scendere al 6,3% nel 2023". L’inflazione - continua la nota dell'Eurotower - "dovrebbe registrare una marcata riduzione in corso d’anno, per poi collocarsi in media al 3,4% nel 2024 e al 2,3% nel 2025". Al netto della componente energetica e alimentare l’inflazione sarebbe pari in media al 3,9% nel 2022 e aumenterebbe al 4,2% nel 2023, per poi diminuire al 2,8% nel 2024 e al 2,4% nel 2025.

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