Le esequie, un diritto per le famiglie. Le imprese italiane del settore e la sfida che arriva dall’estero - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 15:15

Le esequie, un diritto per le famiglie. Le imprese italiane del settore e la sfida che arriva dall’estero

Il pericolo è concreto: meno concorrenza, tariffe decise dall’alto e famiglie costrette a rivolgersi a un oligopolio calato dall’estero. Per questo la difesa della libera concorrenza diventa una battaglia cruciale

di Redazione

Libertà di scelta e concorrenza: proteggere le PMI nel settore funerario

Il cuore del settore funerario italiano batte ancora nelle piccole e medie imprese familiari, realtà radicate da generazioni nel territorio che offrono vicinanza, umanità e un servizio personalizzato nei momenti più difficili. Non sono semplici fornitori di servizi, ma un punto di riferimento conosciuto e stimato all'interno delle comunità, un tessuto connettivo che accompagna le persone con discrezione e rispetto. Veri e propri presidi sociali.

Una sfida globale

Ma questo equilibrio storico è oggi sotto attacco: potenti fondi esteri, per la precisione francesi, stanno avanzando senza sosta, acquisendo imprese e forni crematori con la chiara intenzione di mettere le mani sull’intero mercato. E a spalancare loro la strada ci pensano le nuove proposte normative, inserite nel disegno di legge sulle semplificazioni (DDL n. 1184) e già accolte in Senato, che rischiano di blindare le posizioni dominanti, limitando la mobilità dei defunti e la libertà delle famiglie di scegliere il servizio più giusto e conveniente. Il pericolo è concreto: meno concorrenza, tariffe decise dall’alto e famiglie costrette a rivolgersi a un oligopolio calato dall’estero. Per questo la difesa della libera concorrenza diventa una battaglia cruciale: solo impedendo queste concentrazioni si potrà garantire un mercato libero, tariffe eque e la possibilità di scegliere l’operatore di fiducia.

A tutela di cittadini e imprese

Non si tratta solo di economia, ma di dignità e diritti delle famiglie italiane. La sfida ora è nelle mani della Camera, chiamata a decidere se proteggere il tessuto vitale delle imprese nazionali o spalancare definitivamente le porte ai fondi d’Oltralpe. L’italianità di questo settore e il ‘servizio pubblico’ per tutti i cittadini restano, oggi più che mai, una priorità assoluta per fornire qualità, assistenza, e prezzi equi.