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Economia
Manovra, Morando: "Più margini dall'Ue". Da Boccia un 'pizzino' a Gentiloni

Manovra, Morando: "Non sarà lacrime e sangue: più margini dall'Ue"

Sulla manovra contenuta nella prossima legge di bilancio ci sono margini superiori al previsto concessi dalla Commissione europea, grazie a un "sentiero piu' largo" nei conti pubblici. Tanto che sara' possibile eliminare le clausole di salvaguardia e "magari intervenire sul cuneo fiscale". E' la buona notizia rivelata oggi dal viceministro dell'Economia, Enrico Morando, al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria a Rapallo, e subito accolta con soddisfazione dal presidente degli industriali Vincenzo Boccia. La legge di bilancio "non sara' quella cosa lacrime e sangue che viene descritta - ha detto Morando - perche' ci sono mutamenti nell'orientamento politico della Commissione molto rilevanti".

Nei giorni scorsi, ricorda, c'e' stata la lettera del ministro Padoan "di enorme rilievo perche' riduce del 50% le dimensioni dell'aggiustamento strutturale previsto nel Def. Eliminare le clausole di salvaguardia sara' molto piu' facile, perche' un aggiustamento ridotto dallo 0,6% allo 0,3% implica un sacrificio minore. Se aggiungo che il Pil va meglio, ottengo l'effetto di poter fare l'aggiustamento, eliminare le clausole di salvaguardia e magari intervenire sul cuneo fiscale".
Morando ricorda che rispetto al passato "il contesto e' leggermente migliorato, il Pil prima andava peggio ora un pochino meglio. Che sia un numero piccolo e' ovvio, che non sia soddisfacente e' ancor piu' ovvio. In Italia c'e' l'abitudine di ritenere che il Pil lo produca la politica, quindi se va male e' colpa della politica che invece se e' buona crea le condizioni, tanto che sono state fatte poche ma significative riforme strutturali . Si cammina su un sentiero stretto tra l'esigenza di aggiustamenti strutturali e quella di farli senza uccidere la crescita. Il sentiero si sta allargando un poco, sarebbe bene non perderlo".

Manovra, Boccia: "Bellissima notizia la possibile riduzione del cuneo fiscale".

Secondo Boccia, l'annuncio di una manovra che non sia lacrime e sangue e' "una buona notizia", come e' "bellissima" la possibile riduzione del cuneo fiscale, "una proposta che abbiamo lanciato in assemblea e che speriamo sia massiva e rilevante anche se occorrera' approfondire con il governo". Boccia e' subito passato all'incasso ricordando che questi miglioramenti nei conti pubblici e nel Pil sono dovuti alla "reazione dell'industria italiana agli strumenti che erano previsti dell'iper e super ammortamento nel provvedimento Industria 4.0., si chiama intervento di politica economica". Ora, chiede, queste misure devono essere rese strutturali: "Su questa strada dobbiamo andare avanti - afferma - se il ministro Padoan e' riuscito a spuntare uno sconto sulla manovrina che rende piu' facile la manovra e' anche grazie a un Pil che incrementa e grazie a questi investimenti ed export maggiori".

Da Boccia 'pizzino' a Gentiloni: "Agisci come se fosse il tuo ultimo giorno"

Boccia sprona inoltre il premier Paolo Gentiloni, a cui manda un 'pizzino' come lui stesso l'ha definito: "Agisci come se fosse il tuo ultimo giorno, pensa come se fossi immortale e farai grande il Paese". Boccia nota che la spinta riformatrice del governo "sembra sia molto rallentata. Si e' parlato troppo di legge elettorale. Non possiamo rimanere in silenzio nel vedere tanta fatica nel portare a termine provvedimenti necessari alla competitivita' del paese, misure largamente discusse e condivise che non possono essere sacrificate sull'altare dell'instabilita' politica". "Abbiamo bisogno di un governo - ha aggiunto Boccia - che affronti nel tempo che ci separa dalle elezioni delle questioni urgenti e importanti". Tra queste, spiega "la riduzione del costo dell'energia per i settori industriali esposti alla concorrenza europea", una misura riguardante gli oneri parafiscali per cui c'e' gia' il via libera comunitario e che vale benefici per 1,5 miliardi di euro. Boccia e' infine implacabile contro partiti e politici che partoriscono "misure semplicistiche" quando non vere e proprie "fesserie".

"Se ci fosse una tassa sulle fesserie - attacca - avremmo risolto il problema del debito pubblico. Non possiamo permetterci il lusso di chi dice fesserie, prima di entrare in politica si dovrebbe fare un corso, se uno non capisce di macroeconomia non dovrebbe entrarci perche' fa dei guai al paese". Tra queste misure Boccia cita il "reddito di cittadinanza, flat tax e meno Irpef per tutti. C'e' quest'idea che comunque vada sara' un successo, ma cosi' saremmo stati alla ricreazione. Il Paese - ricorda - ha problemi un po' piu' complessi come debito, deficit e crescita. Cerchiamo di fare un'operazione verita'". Secondo Boccia, andando alle elezioni alla scadenza naturale del 2018 "dobbiamo utilizzare questo tempo per fare delle scelte di politica economica rilevante".

Quanto a Confindustria, ribadisce "noi siamo equidistanti dai partiti e sulla legge elettorale siamo per il maggioritario. Dialoghiamo con tutti - afferma riferendosi al M5s - ma ci si e' concentrati troppo e solo sulla riforma elettorale e i tempi delle elezioni e troppo poco sulla politica economica. Poi dovremo capire che tipo di alleanze si fanno. Come si fa a fare le alleanze a sinistra con chi vuole smontare il Job's Act, che e' uno di quegli effetti positivi che oggi abbiamo in termini di rimbalzo del Pil? Come si fa a fare un'alleanza a destra con chi vuole uscire dall'Europa? Queste sono questioni strategiche, non tattiche. Il Paese ha bisogno di rispetto, della lucidita' di capire, di onesta' intellettuale e misure semplicistiche purtroppo non servono a nessuno".

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