Mediaset,prima Caporetto per Bollorè.Raider nella ragnatela politica di Silvio - Affaritaliani.it

Economia

Mediaset,prima Caporetto per Bollorè.Raider nella ragnatela politica di Silvio

Con Mediaset Bolloré ha fallito il bersaglio e dovrà accontentarsi di rinsaldare la presa su Telecom, salvo clamorose sorprese



Da parte sua Mediaset, senza più il “pepe” di un possibile scontro per il controllo, e con Mediaset Premium che continua a navigare in rosso avendo appena varato formalmente il previsto aumento di capitale per ripianare le perdite 2016 (con l’astensione di Telefonica, azionista con l’11%) del valore complessivo di oltre 282 milioni di euro (140 milioni mediante abbattimento del capitale, altri 142 tramite una nuova iniezione di capitali che si somma ai 100 milioni già versati l’anno passato), perde terreno e in borsa si riavvicina ai 3,55 euro (-3,4% oggi, -9% abbondante rispetto a 12 mesi fa). Sventato l’attacco dell’ex “amico” francese, che da questa vicenda vede uscire piuttosto malconcia la sua fama di raider spietato e vincente, in grado di influenzare con i suoi blitz anche le scommesse di molti investitori istituzionali, la famiglia Berlusconi dovrà ora decidere che futuro possano avere le attività di Premium e soprattutto se si potrà ricucire il rapporto e cederle a Vivendi (cui fa capo anche Canal Plus).

Qualcosa di più potrebbe capirsi dall’esito dell’asta per i diritti del calcio di Serie A stagioni 2018/2021. Mediaset non ha escluso una partecipazione “opportunistica”, che consenta di pagare molto meno dei 373 milioni a stagione del contratto in corso, Telecom Italia è interessate quanto meno ai diritti web e per Iptv, ma i concorrenti rischiano di essere numerosi (a Sky, Vodafone e forse Discovery rischia secondo le ultime voci di aggiungersi anche Amazon). Unendo le forze, magari con un accordo che preveda la distribuzione di contenuti di Mediaset Premium attraverso la rete di Telecom Italia, Berlusconi e Bolloré potrebbero limitare entrambi i danni e forse riaggiustare un rapporto che in questi ultimi mesi si è deteriorato molto, se non irrimediabilmente.

Luca Spoldi