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Economia
Meeting CI, Gentiloni: “Usare Recovery Fund per cambiare economia dell’UE"

Dalla crisi potrà nascere una nuova economia più sostenibile, più solidale e meno ostacolata dalla burocrazia? Gentiloni al Meeting di Rimini: “Serve una nuova economia, e serve in condizione difficile”

In occasione del Meeting di Rimini si è tenuto in plenaria il convegno, “una nuova economia per l’unione europea?”, al quale sono intervenuti Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato e Direttore Generale TIM; Ettore Prandini, Presidente nazionale di Coldiretti; Marco Sesana, Amministratore Delegato Generali Italia e Bernhard Scholz, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.

L’economia dell’UE messa in ginocchio alla pandemia sembra essere destinata a un profondo mutamento. Trasformare la crisi in un’opportunità, questo l’obiettivo che si legge tra le righe del Recovery Fund intitolato Next Generation UE.  I portentosi pilastri del cambiamento individuati dal Commissario Europeo per gli Affari Economici Paolo Gentiloni sono almeno tre: sostenibilità, inclusività, competitività.

Gentiloni è intervenuto al Meeting di Rimini affermando: “La stagione della risposta all’emergenza Covid è stata una stagione di rivincita per l’Unione Europea. In questo periodo in appena 10 mesi la UE ha preso decisioni che non era stata in grado di prendere nei 10 anni precedenti. Il progetto europeo, come accaduto in passato, si rafforza di fronte alla crisi. C’è stata la capacità di dare una risposta diversa rispetto a quella data dieci anni fa, anche se non sono mancati i contrasti e le divisioni tra gli stati membri, tuttavia si può dire che in questa stagione grazie a questa reazione l’idea di Europa è tornata centrale nella discussione politica di tutto il continente”.

Gentiloni: “Usare le risorse del Recovery Fund Next Generation UE per trasformare le nostre economie e renderle più sostenibili, inclusive e competitive. Sfida europea ma con una particolare attenzione all’Italia”

“Il punto è se riusciremo a mantenere le promesse di questa rivincita europea. Molto dipenderà anche dal lavoro della commissione, avremmo sfide senza precedenti come quelle di raccogliere sui mercati finanziari 7-8 miliardi.  Mantenere questa promessa dipende dalla qualità della risposta economica e di come utilizzeremo le risorse del Next generation UE, questa importante massa di risorse non deve essere utilizzata per riportare le nostre economie alla situazione precedente, ma deve essere usata per trasformare le nostre economie”.

“Dobbiamo rendere le nostre economie più sostenibili, inclusive e più competitive. Serve appunto una nuova economia, e serve in condizione difficile. Siamo ancora di fronte a dati difficili, oggi certamente siamo in ripresa ma è una ripresa ancora molto segnata dall’incertezza. Quindi serve qualità nell’uso di queste risorse perché il modo nel quale le utilizzeremo sarà decisivo. Non nascondiamoci dal fatto che questa sfida si giocherà in tutti i paesi europei ma con un’attenzione particolare all’Italia, per il semplice fatto che sarà il paese che riceverà le maggiori risorse, E questa è una sfida di Roma ma anche di Bruxelles”

Gentiloni: “Risorse devono essere usate in settori strategici per la crescita futura. Green Deal europeo al centro di tutti i programmi di recovery. UE non può rassegnarsi a un ruolo marginale”

“Per questo credo sia fondamentale la partita che si gioca in Italia, queste risorse aggiuntive non devono essere utilizzate per soddisfare le richieste legittime di centinaia settori e gruppi, ma devono essere utilizzati in un orizzonte orientato al futuro. Solo a questo sarà finalizzata l’azione della commissione europea”

“Ma la rivincita dell’Europa non si gioca solo sulla parte economica, ma anche su quella che era stata all’inizio del mandato della nuova commissione la sua cifra distintiva: il Green Deal europeo. Lo abbiamo messo al centro di tutti i programmi di recovery. Quale altro attore globale oggi può essere in grado di trascinare dando il buon esempio la comunità internazionale?”

Gentiloni: “continuare con politiche comuni e con un modello di economia libera. Un nuovo umanesimo europeo è la sfida che riguarda tutti noi dopo la pandemia”.

“È una grande responsabilità quella che abbiamo sulle nostre spalle, perché non credo che ci possiamo rassegnare a un ruolo marginale dell’Europa. Dobbiamo farlo con politiche comuni e dobbiamo continuare a presentare un modello di economia e di mercato in cui si riesce a mettere insieme la protezione, la libertà e la competizione, l’economia libera alla quale continuiamo ad essere affezionati”.

“Il meeting ha parlato per decenni dell’Europa dei popoli, delle culture ed è quello di cui abbiamo bisogno. Papa Francesco disse “ci vuole un nuovo umanesimo europea”, ed è esattamente la sfida che riguarda tutti noi dopo la pandemia”.

Gubitosi (TIM): “Digitale sia un abilitatore per la crescita. Essere avanti nel 5G e nell’AI potrà rendere il nostro paese nuovamente competitivo. Occorre utilizzare al meglio le risorse anche con partnership tra pubblico e privato”

Luigi Gubitosi, Amministratore Delegato e Direttore Generale TIM, ha commentato: “Le infrastrutture saranno una parte decisiva per la trasformazione. Ho molto apprezzato l’intervento di Gentiloni, mi ha colpito l’osservazione che questa volta l’UE sia stata unita. Questa è per l’Italia un’occasione unica: abbiamo ottenuto delle risorse a fondo perduti di dimensioni difficilmente ottenibili prima. Ma la domanda è: saremmo in grado di utilizzarle al meglio? Il paese deve avere dei piani e degli obiettivi per assicurarsi che vengano utilizzate efficacemente. I fondi che diventano produttivi saranno quelli spesi bene.  Bisogna organizzarsi velocemente e per farlo servono anche partnership tra pubblico-privato”.

“Per ammodernare le infrastrutture serve il digitale. Deve essere un abilitatore per la crescita. Per fortuna abbiamo questa doppia opportunità di avere le risorse ed essere in una fase di fortissimo cambiamento tecnologico: sta arrivando il 5G, Milano sarà forse la prima città europea ad essere completamente coperta entro la fine del 2020, poi c’è l’intelligenza artificiale che cambierà il nostro futuro. Essere avanti in questi settori potrà aiutarci a diventare competitivi come prima”.

Sesana (Generali): “Sostenibilità, digitalizzazione e inclusività nel cuore della trasformazione. Occorre partire da settori strategici per guardare al futuro. Serve governance efficace e pragmatica”

“Il messaggio di Gentiloni è stato davvero ampio e ricco di spunti. Sostenibilità, digitalizzazione e inclusività sono temi che devono essere nel cuore della trasformazione nonché punti imprescindibili per qualsiasi azienda che guardi al futuro”, sottolinea Marco Sesana,

“Credo che sul piatto ci siano tante idee e mi sentirei di dire che occorre uno sforzo da parte di tutti per trovare una direzione. Possiamo dare tante risorse a tutti o capire quali sono le filiere strategiche sulle quali investire. Io preferire un ragionamento che guardi al futuro, partendo da alcuni settori che saranno il motore della trasformazione.”

“Abbiamo sentito in questi mesi tante idee su come ripartire, io proverei a fermarci un attimo e a pensare al come implementare queste idee. Credo serva una governance efficace e pragmatica. Dobbiamo arrivare velocemente all’obiettivo perché non sempre siamo stati in grado di spendere i soldi in modo giusto, ma ora è decisivo per il futuro del nostro paese”.

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