Mercati/ Effetto Fed e Cina: Borse giù

Finale di giornata da brivido per i listini europei (e anche sul mercato secondario dove lo spread schizza a 290 punti), con Piazza Affari che lascia sul terreno poco più del 3%, facendo salire di un sol colpo la perdita da inizio anno al 4,5% (Milano è l'unica borsa al mondo a perdere rispetto ai livelli di fine 2012, al momento), mentre anche Londra cede il 3,1%, Francoforte il 3,24% e Parigi sfiora il -3,5%, con Wall Street che nella prima parte della seduta cede tra l'1,5% e l'1,7% a seconda degli indici, dopo aver già perso ieri sera più dell'1,3%.
Sono gli effetti del "day after" della conferenza stampa con cui Ben Bernanke, attuale presidente della Federal Reserve in scadenza di mandato nel gennaio del prossimo anno ed al quale Barack Obama ha di fatto già inviato un avviso di sfratto dichiarando conclusa la sue esperienza, ha dismesso i panni della "colomba a oltranza" e fatto chiaramente intendere che la banca centrale statunitense conta di avviare entro l'anno il processo di rallentamento degli acquisti di bond sul mercato ("tapering"), per eventualmente cessare del tutto il programma entro la metà del prossimo anno se la ripresa apparirà sostenibile come sembra probabile.
La decisione, visti i tempi, spetterà con ogni probabilità al successore di Bernanke, probabilmente l'attuale numero due dell'istituto, la 66enne Janet Yellen (che così sarebbe la prima donna a ricoprire la carica), o in alternativa Lawrence Summers, 58 anni, ex direttore del National Economic Council per la prima amministrazione Obama dopo essere stato dal 1999 al 2001 Segretario al Tesoro sotto Clinton. In entrambi i casi nomi che garantirebbero una guida quanto mai prudente della Federal Reserve e tale da non far decelerare la ripresa che serve anche al successore Democratico di Obama se vuol sperare di essere eletto nel 2016.