Moratorie, in arrivo l’ok dall’Europa. Ma pesa ancora l'incertezza prestiti - Affaritaliani.it

Economia

Moratorie, in arrivo l’ok dall’Europa. Ma pesa ancora l'incertezza prestiti

Verso il via libera della Commissione europea sulla proroga delle moratorie garantite dallo Stato fino a fine anno. Pesa l'incertezza sui prestiti

Moratorie: verso il via libera della Commissione europea sulle proroghe garantite dallo Stato fino alle fine dell'anno. Ma al tempo stesso pesa un'incertezza: secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore Bruxelles starebbe prendendo tempo sull'ok alla possibilità di allungare da sei a dieci anni la durata dei prestiti garantiti in Italia. Al centro della questione "ci sono le misure di liquidità a supporto delle imprese previste dal decreto Sostegni bis, che è già̀ entrato in vigore ma che in alcune parti resta inattuato perché queste sono condizionate al nulla osta preventivo di Bruxelles", spiega il quotidiano. Per prestiti garantiti e moratorie inizialmente il negoziato con l'Europa prevedeva unicità: la suddivisione è avvenuta in seguito per far fronte a una potenziale "complessità̀". Ed è a tal proposito che l’autorizzazione per la proroga delle moratorie, che nei fatti è molto simile a quanto già̀ fatto in passato, è stata scorporata per avere un percorso più accelerato, sottolinea Il Sole 24 Ore

Invece, pesa ancora un'aurea di incertezza sul fronte allungamento prestiti: secondo quanto prevede il decreto Sostegni bis, chi ha già richiesto un prestito superiore ai 30mila euro, grazie al sostegno ha la possibilità di richiedere un allungamento delle scadenze dei presiti di massimo sei anni, con conseguente prolungamento della garanzia pubblica a 10. Le nuove disposizioni del provvedimento stabiliscono che in questo caso la garanzia resti al 90 per cento, sottolinea il quotidiano. Però, in una precedente versione, valutata con la Commissione europea per avere un ok di massima a queste misure, era stata invece proposta una riduzione progressiva della garanzia per durate a otto anni, ovvero per il 70%, per scendere fino al 60% nel caso di 10 anni, spiega Il Sole 24 Ore. Inoltre, la riduzione della garanzia era prevista anche per chi richiede nuovi prestiti dopo il 30 giugno: in quel caso la rimodulazione della garanzia resta confermata, ma per passare dal 90 all’80 per cento, continua Il Sole 24 Ore.  Infatti, ora, proprio su questi meccanismi sarebbe in atto un confronto con la Commissione europea. Bruxelles, spiega Il Sole 24 Ore, a fronte dell’ “ammorbidimento” dei tagli delle garanzie approvato nella versione definitiva del decreto, potrebbe infatti avanzare obiezioni o proporre a sua volta ulteriori correttivi che andrebbero recepiti in fase di conversione del decreto. 

E il tutto sta generando una grande incertezza sulle spalle delle imprese, che "contavano sulla possibilità̀ di allungare i prestiti per beneficiare della conseguente riduzione delle rate". E come se non bastasse anche la proroga delle moratorie continua a destare polemiche: ogni giorno c’è un’associazione di categoria che protesta perché dal 30 giugno chi mantiene la sospensione delle rate rischia una riclassificazione a forborne, conclude il Sole 24 Ore.