Economia

Mps, Anima partecipa all'aumento. Freni (Mef): "No ai capitani di ventura"

Il sottosegretario all'economia annuncia: "Ora è il momento che lo Stato esca da Siena"

Mps: Anima partecipa ad aumento capitale per 25 mln

Il consiglio di amministrazione di Anima Holding ha deciso di partecipare al rafforzamento patrimoniale di Banca Monte dei Paschi di Siena nell’ambito della ricapitalizzazione autorizzata dall’assemblea dei soci della banca con un investimento finanziario per un importo massimo di 25 milioni euro. Sull'operazione sono in corso interlocuzioni con i joint global coordinator dell’aumento di capitale.

La decisione, si spiega dal gruppo del risparmio gestito, rientra nell’ambito dei rapporti della partnership strategica pluriennale che lega Anima e Monte dei Paschi di Siena dal 2010 per lo sviluppo delle attività di risparmio gestito della banca, che rimane immutata. La delibera è stata assunta in linea con la procedura di operazioni con parti correlate della società, previo parere favorevole rilasciato dal comitato Operazioni con parti correlate.

Mps: Freni, 'ora uscita Stato, no a capitani di ventura'

"La ricapitalizzazione è il passaggio più importante perché Mps possa dare seguito alla ristrutturazione e sviluppare l'attività propria di banca commerciale, a beneficio di famiglie e imprese sul territorio. Nei prossimi mesi si darà quindi piena attuazione al piano industriale, già delineato con solidi elementi da un eccellente ed esperto management. Il prossimo Governo dovrà gestire in maniera ordinata la dismissione della quota pubblica, lasciando al mercato una banca forte e capace di operare in un'economia diversificata e articolata, anche geograficamente, come quella italiana". Ad affermarlo, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, è il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, che ha seguito da vicino il dossier Mps.

"Sono benvenuti - sottolinea Freni - tutti gli investitori che rispettino Mps, la sua storia, il suo marchio, le sue persone e la sua strategia di banca commerciale. Certo, a parità di condizioni se sono italiani è preferibile. Ma l'elemento essenziale è che i partner abbiano obiettivi di sviluppo industriale e di valorizzazione adeguati: non vogliamo capitani di ventura o operazioni puramente finanziarie, ne' intendiamo svendere un asset dello Stato. Ci presenteremo all'appuntamento con i partner con una banca in pieno sviluppo e pronta per un ulteriore salto di qualità".

Sulla possibilità di una strategia 'stand alone', "credo che una strategia stand alone pura non sia ipotizzabile né desiderabile , "anche al di là dell'impegno a uscire dal capitale della banca assunto dal Governo. Una partnership a contenuto industriale del tipo che ho delineato permetterà alla banca un ulteriore salto di qualità, nell'interesse dei lavoratori, dei territori e dei clienti". Sui tempi previsti per le prossime mosse, "il prossimo passo - indica Freni - è il completamento dell'aumento di capitale, che il cda ha appena lanciato. Subito dopo si dara' piena esecuzione al piano industriale, che pone la banca su un sentiero di sviluppo sostenibile, a partire dall'accordo raggiunto con i sindacati il 4 agosto per le uscite volontarie del personale".