A- A+
Economia
MPS, aumento di capitale: boom di richieste di prepensionamento, ora le scelte
Luigi Lovaglio, ad di MPS (Imagoeconomica)

I 3.500 prepensionamenti inizialmente previsti potrebbero essere molti di più


Il piano di rilancio di MPS continua a catalizzare l’attenzione degli addetti ai lavori. E non solo. Non potrebbe essere altrimenti, vista l’importanza e la delicatezza dell’operazione. Nelle ultime ore si è molto parlato sui media della “corsa all’esodo” per i 3.500 dipendenti della banca destinati al prepensionamento, uno dei cardini del progetto. 

La necessità di fare in fretta era stata sollevata proprio da affaritaliani.it lo scorso 14 settembre, portando alla luce la questione della deadline: il 30 novembre scadrà la legge che permette ai bancari di andare in pensione con sette anni di anticipo (invece dei canonici cinque) e un’eventuale proroga dovrebbe essere decisa da Draghi, perché dopo l’insediamento del nuovo Parlamento (13 ottobre) ci sarà la necessità di formare il nuovo governo e solo dopo si apriranno i vari dossier.

Una tempistica decisamente molto stretta, ma il problema è già superato dagli sviluppi della vicenda. MPS ha chiesto ai suoi dipendenti di manifestare la propria volontà di accedere al prepensionamento entro la fine di settembre, ovvero domani. E’ già sicuro che le richieste saranno ben superiori alle 3.500 unità previste dall’accordo firmato in tempi record lo scorso agosto dall’ad Luigi Lovaglio e dai sindacati, questione che apre uno scenario completamente nuovo.

L’azienda da un lato è molto soddisfatta della massiccia adesione al piano, che consentirà agli investitori di poter ripartire con un risparmio di circa 300 milioni nel costo del personale, accontentando chi vuole lasciare il lavoro e nel contempo dando a chi rimarrà in forza a MPS maggiori opportunità di formazione, crescita e ricambio generazionale. L’altra faccia della medaglia è data dai conti che devono tornare, ça va sans dire.

Il costo dei prepensionamenti è di circa 270.000 euro per ogni lavoratore coinvolto, quindi l’operazione può arrivare a cubare intorno ai 940 milioni, contro gli 800 previsti dal piano industriale. Se poi le uscite fossero numericamente superiori, anche i conti varierebbero in maniera significativa ed è per questo che nelle prossime ore MPS dovrà prendere una decisione non semplice rispetto a quanti degli aspiranti prepensionati accontentare e a quanti dire invece di no. 

Una scelta che dipenderà anche da quanto verrà effettivamente raccolto con l’aumento di capitale che, per circa un terzo, sarà destinato proprio alla copertura dei prepensionamenti.
 

Iscriviti alla newsletter
Tags:
aumento di capitalempsprepensionamento





in evidenza
Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

La conduttrice vs Striscia la Notizia

Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”


motori
Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.