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Economia
Mps, cda approva i risultati del primo trimestre. Ecco i numeri

Mps, cda approva i risultati del primo trimestre. Ecco i numeri

Mps ha chiuso il primo trimestre dell'anno con un risultato netto negativo per 244 milioni dopo rettifiche addizionali per 193 milioni e componenti non operative per 112 milioni in un periodo "impattato dall'emergenza covid, con rettifiche prudenziali sul portafoglio crediti". La banca senese ha registrato, al 31 marzo, un risultato operativo lordo a 181 milioni di euro con il margine d'interesse in calo dell'1,9% a 328 milioni e commissioni stabili a 370 milioni nonostante la frenata di marzo legata alla pandemia da Coronavirus "grazie ai buoni flussi di collocamento di prodotti di risparmio gestito registrati nella prima parte dell'anno e al venir meno del costo della commissione per i titoli garantiti dallo Stato rimborsati nel trimestre". I ricavi si sono attestati a 729 milioni (in calo del 9,3% anno su anno), con oneri pari a 548 milioni, diminuiti rispetto al quarto trimestre 2019.

Ecco i numeri

- Risultato operativo lordo del trimestre a 181 milioni di euro:

- Margine di interesse a 327 milioni di euro, con un calo dell’1,9% rispetto al trimestre precedente, dovuto alla persistente pressione sull’attivo (volumi e tassi), maggior costo della raccolta di mercato (ascrivibile alle due emissioni di obbligazioni istituzionali effettuate a gennaio) e la presenza di un giorno in meno

- Commissioni a 370 milioni di euro (-0,3% t/t), sostanzialmente stabili nonostante il forte rallentamento dell’operatività legato all’emergenza Covid-19, grazie ai buoni flussi di collocamento di prodotti di risparmio gestito registrati nella prima parte dell’anno e al venir meno del costo della commissione per i titoli garantiti dallo Stato (Government Guaranteed Bond) rimborsati nel trimestre (8 miliardi di euro)

- Altri ricavi della gestione finanziaria4 a 39 milioni di euro, inclusivi di utili derivanti dalla cessione di titoli governativi che compensano i risultati da trading che hanno risentito delle tensioni sui mercati finanziari

- Oneri operativi a 548 milioni di euro, con costi del personale che includono gli effetti del rinnovo contrattuale e altre spese amministrative in calo rispetto al quarto trimestre 2019

- Costo del credito a 83bps, di cui c. 60bps relativi alla componente ordinaria. Analogamente a quanto fatto nel 1 trimestre 2019, accantonati prudenzialmente circa 193 milioni di rettifiche addizionali legate all’aggiornamento dello scenario macroeconomico che prevede un calo cumulativo del PIL del 3,4% nel biennio 2020-21.

- il portafoglio performing è stato oggetto di revisione, recependo prudenzialmente il nuovo scenario, in anticipo rispetto alla fornitura dello scenario da parte di BCE (atteso per giugno) e la completa messa a terra delle misure di supporto all’economia (moratoria e garanzie); contabilizzati 119 milioni di euro di rettifiche aggiuntive aggiornate le valutazioni relative al portafoglio di crediti deteriorati oggetto di valutazione statistica (c. 35% del valore lordo del portafoglio complessivo), con la conseguente contabilizzazione di 74 milioni di euro di rettifiche aggiuntive la revisione della restante parte del portafoglio di crediti deteriorati oggetto di valutazione analitica avverrà nel corso del 2020 sulla base dell'analisi della situazione dei debitori in essere tempo per tempo

- Risultato netto negativo per 244 milioni di euro, dopo la contabilizzazione di componenti negative non operative per circa 112 milioni relative a contributi a fondi di sistema e accantonamenti a fondi rischi e oneri. Prudenzialmente non contabilizzato il provento da reassessment delle DTA, considerate l'incertezza e la variabilità delle previsioni macroeconomiche che ancora permangono.

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