Mustier neutralizza il caro-spread.UniCredit accelera sulla sub holding. Rumor - Affaritaliani.it

Economia

Mustier neutralizza il caro-spread.UniCredit accelera sulla sub holding. Rumor

Andrea Deugeni

Le richieste autorizzative potrebbero partire in occasione della presentazione al mercato del nuovo piano industriale, a inizio dicembre e al termine di un processo di interlocuzione con le diverse authority istituzionali (Banca centrale europea e Single resolution board) ampiamente avviato a livello informale.

Secondo le indiscrezioni, UniCredit, la più paneuropea delle banche italiane, avrebbe rispolverato un progetto elaborato nella fase acuta di tensione sullo spread durante l’attività di governo M5S-Lega e impresso un’accelerazione al progetto per creare una sub-holding tedesca in cui conferire tutte le partecipate estere, esclusa l’Italia.

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Progetto da preparare nei minimi dettagli nell’analisi costi-benefici da lanciare (ci vogliono dai 12 ai 18 mesi per completare l’intero iter regolamentare) anche perché a regime un differenziale tra Btp e Bund che oscilla come quello attuale attorno ai 150 punti base è un delta che incide troppo sul costo della raccolta. Costo che si ripercuote ovviamente sulla gestione della liquidità e sul rating della banca. 



Così, conferire a una società controllata al 100% (eventualmente anche quotabile non in Italia, a differenza della holding e della sede che rimarranno in Italia) tutte le 13 realtà territoriali estere, le cosiddette “operational company” (Austria, Germania, Russia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Bulgaria e Turchia con Yapi Credi) che ora sono riunite sotto l’ombrello della divisione estera, consentirebbe a Jean Pierre Mustier non solo di rassicurare i mercati circa il rischio Italia che visto il debito potrebbe riattivarsi da un momento all'altra, ma soprattutto di fare funding abbassandone strutturalmente il costo (così più competitivo), emettendo debito e beneficiando del rating del paese della sub-holding, che è di fatto una tripla A. A differenza, invece, del merito di credito italiano che, a seconda delle agenzie di rating, è di uno-due gradini dalla soglia junk.

Non è poi da escludere che in prospettiva la creazione di una maxi-controllata in Germania possa agevolare eventuali operazioni di consolidamento bancario su scala europea. Societe Generale indiziata speciale. Intanto la borsa apprezza: il titolo viaggia in rialzo. 

twitter11@andreadeugeni