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De' Longhi: nel 2023 utile netto in crescita del 41% a € 250,4 milioni
Fabio De’ Longhi: "A livello di marginalità, ci aspettiamo un miglioramento per un adjusted Ebitda nell’intorno di € 500-530 milioni per il nuovo perimetro"
De' Longhi, risultati 2023: utile netto in crescita a 250,4 milioni di euro (+41%). Ricavi a 3.075,9 milioni di euro
Approvati dal Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi i risultati consolidati del 2023. “Nel corso del 2023, il Gruppo ha dimostrato, ancora una volta, di saper cogliere le opportunità di mercato, conseguendo nella seconda parte dell’anno una crescita organica ad un tasso high single digit, sostenuta dalla continua espansione della categoria delle macchine da caffè e dal ritorno alla crescita del comparto della nutrition e preparazione dei cibi. Nell’anno è stato inoltre realizzato un significativo miglioramento della marginalità, mediante un rigoroso controllo dei costi ed un’attenta strategia sugli investimenti, che hanno permesso di recuperare rapidamente la flessione del 2022", ha commentato l'Amministratore Delegato Fabio de’ Longhi.
"Questi risultati hanno consentito al Gruppo di ottenere un’importante generazione di cassa (ca. € 436 milioni prima dei dividendi), che ha visto anche nella creazione del polo del caffè professionale con La Marzocco ed Eversys, un suo utilizzo strategico per l’ulteriore rafforzamento della leadership nel mercato e per la creazione di valore per gli azionisti", ha continuato de’ Longhi. "Il miglioramento delle dinamiche di crescita e profittabilità ottenute dal Gruppo negli ultimi trimestri, ci portano a stimare per il 2024 una crescita dei ricavi, comprensiva dell’allargamento del perimetro con la business combination tra La Marzocco ed Eversys, nell’intervallo 9%-11%. A livello di marginalità, ci attendiamo un miglioramento che possa guidare ad un adjusted Ebitda nell’intorno di € 500-530 milioni per il nuovo perimetro”.
Nel 2023 i ricavi del Gruppo si sono attestati a € 3.075,9 milioni, in parziale flessione rispetto all’anno precedente (-2,6%). La componente valutaria ha sottratto nei dodici mesi ca. 2,4 punti percentuali di crescita, a causa principalmente degli impatti derivanti dalla svalutazione di alcune valute (tra le principali si segnalano dollaro americano, Yen, dollaro australiano). Nel quarto trimestre, la crescita del fatturato si è attestata al 4,7%, ma con un impatto negativo della componente valutaria rilevante, al netto della quale l’espansione dei ricavi sarebbe stata dell’8% ca. Il Gruppo è stato in grado di migliorare sensibilmente il profilo di marginalità nel corso del 2023, prevalentemente grazie ad un efficace gestione dei prezzi, ad un continuo miglioramento del mix di prodotto e ad un parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi di prodotto.
Nei dodici mesi: il margine industriale netto si è attestato a € 1.504,3 milioni, pari al 48,9% dei ricavi, rispetto al 47,3% del 2022, beneficiando di un effetto positivo del price-mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto; l’Ebitda adjusted è stato pari a € 444,2 milioni, ovvero il 14,4% dei ricavi, in marcato miglioramento rispetto all’11,5% dell’anno precedente. Il costante incremento della profittabilità realizzato nell’arco dell’anno è stato anche favorito da una parziale riduzione degli investimenti in media e comunicazione (in calo al ca. 12,8% sulle vendite rispetto al 13,5% sulle vendite del 2022), grazie ad una rafforzata efficacia di spesa e un più mirato impiego degli asset e dei canali.
L’Ebitda è stato pari a € 437,8 milioni, ovvero il 14,2% dei ricavi dopo € 5,5 milioni di oneri non ricorrenti rispetto agli 8,3 milioni di proventi non ricorrenti nel 2022, mentre il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 329,6 milioni, pari al 10,7% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato al 2022. Infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a € 250,4 milioni, pari all’8,1% dei ricavi (5,6% nel 2022). Gli oneri finanziari si sono attestati a € 2,3 milioni, rispetto ai € 25,3 milioni del 2022, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2023 con una Posizione Finanziaria Netta attiva per € 662,6 milioni, in aumento di € 363,8 milioni nei 12 mesi a seguito di una significativa generazione di cassa realizzata nel quarto trimestre. Similmente, anche la Posizione Netta nei confronti di banche ed altri finanziatori ha segnato un marcato miglioramento nei 12 mesi (+372,2 milioni), attestandosi a € 761,7 milioni.