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Enel, Capital Markets Day: presentato il Piano Strategico 2024-2026

Enel, Capital Markets Day: discusso il Piano Strategico 2024-2026. Previsti investimenti totali lordi pari a 35,8 mld 

Si è tenuto oggi a Milano l'atteso Capital Markets Day di Enel, che ha visto il CEO, Flavio Cattaneo e il CFO, Stefano De Angelis (entrambi di recente nomina) presentare ai mercati finanziari e ai media la loro visione strategica del Gruppo. Gli analisti di Morgan Stanley, in un recente report, si sono chiesti se la guida del Gruppo nelle mani di Cattaneo sarà all'insegna del cambiamento o della continuità rispetto all'era di Francesco Starace. Le dichiarazioni rilasciate oggi, 22 novembre, nel corso della conferenza stampa, lasciano intendere un certo cambiamento di rotta: Enel per i prossimi tre anni prevede un rallentamento della corsa alle rinnovabili, per puntare piuttosto sulle reti e l'efficienza. 

Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel ha commentato: “La strategia che annunciamo oggi punta a trasformare il Gruppo Enel in un’organizzazione più snella, flessibile e resiliente, pronta per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che possono presentarsi in futuro. Nei prossimi tre anni adotteremo un approccio più selettivo negli investimenti, per massimizzare la redditività e minimizzare i rischi. Ci concentreremo sui nostri Paesi core implementando strategie integrate, puntando sulle reti, le energie rinnovabili e la creazione di valore nel segmento clienti con offerte commerciali bundled. La disciplina finanziaria sarà il fondamento della nostra strategia, per potenziare la generazione di cassa e l’efficienza, mentre la sostenibilità continuerà a guidare le nostre decisioni di business. Grazie alla realizzazione di queste azioni e al raggiungimento dei nostri obiettivi, saremo in grado di rafforzare ulteriormente la posizione finanziaria del Gruppo e di incrementare la creazione di valore, garantendo così solidi rendimenti ai nostri azionisti.”

Il Piano Strategico 2024-2026 del Gruppo è fondato su tre pilastri. Innanzitutto, si pone l'accento sulla redditività, flessibilità e resilienza attraverso un'allocazione del capitale mirata a ottimizzare il profilo rischio/rendimento complessivo. In secondo luogo, l'efficienza ed efficacia sono identificati come motori chiave dell'operatività del Gruppo, con un'attenzione particolare alla semplificazione dei processi, a un'organizzazione più snella con responsabilità ben definite e un focus strategico sulle geografie principali. Infine, il Piano sottolinea l'importanza della sostenibilità finanziaria e ambientale come elemento cruciale per la creazione di valore, specialmente nel contesto delle sfide globali legate al cambiamento climatico. Questi tre pilastri integrati costituiscono la base della strategia pluriennale, mirando a garantire un approccio olistico per la crescita sostenibile e la prosperità a lungo termine del Gruppo.

Tra il 2024 e il 2026, il Gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di euro. Considerato lo scenario attuale, per conseguire un modello di business a minore intensità di capitale e di rischio, il Gruppo prevede di aumentare il focus sulle reti, al fine di beneficiare di quadri regolatori favorevoli, e nel contempo avere accesso a finanziamenti europei che si prevede contribuiscano agli investimenti totali lordi del Gruppo per circa 3,5 miliardi di euro; realizzare partnership per i progetti rinnovabili al fine di flessibilizzare le risorse finanziarie investite per un importo complessivo pari a circa 6,1 miliardi di euro

Si stima che gli investimenti del Gruppo richiederanno una minor quantità di cassa, con investimenti netti previsti di circa 26,2 miliardi di euro. L'approccio prevede una focalizzazione degli investimenti in aree con rendimenti chiari, regolamentazioni remunerative e stabilità macroeconomica e politica. A livello geografico, in Europa, l'attenzione sarà principalmente sul potenziamento delle reti e sul consolidamento del modello di business integrato, con una destinazione del 49% degli investimenti totali lordi in Italia e il 25% in Iberia, dove si mira a incrementare la capacità rinnovabile. In America Latina, il Gruppo prevede di destinare circa il 19% degli investimenti totali lordi, focalizzandosi principalmente sulle reti e anticipando la liberalizzazione del settore retail. In Nord America, il 7% degli investimenti totali lordi sarà allocato, sfruttando partnership e la generazione di cassa migliorata per finanziare lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Per quanto riguarda le reti nel periodo 2024-2026, il Gruppo ha programmato investimenti lordi di circa 18,6 miliardi di euro, di cui circa 15,2 miliardi di euro al netto di finanziamenti. Questa allocazione di capitale è adattata ai piani di remunerazione specifici di ciascun Paese, con una focalizzazione sugli investimenti in aree geografiche caratterizzate da un quadro regolatorio equilibrato e chiaro. In particolare, in Italia, il Gruppo prevede di destinare circa 12,2 miliardi di euro di investimenti lordi, registrando un aumento del 47% rispetto al periodo 2021-2023 pro-forma a parità di perimetro. Gli investimenti nelle reti si concentreranno su miglioramenti in termini di qualità, resilienza, digitalizzazione e nuove connessioni. 

Il Gruppo si propone di aumentare i margini nel Business Integrato attraverso la riduzione dei costi di approvvigionamento. In Europa, ciò avverrà incrementando la quota di vendite a prezzo fisso supportate dalla generazione a zero emissioni, con un aumento dei volumi nel segmento business-to-consumers (B2C), sfruttando offerte a valore aggiunto e pacchetti combinati. In America Latina, la produzione di rinnovabili sarà integrata attraverso contratti di acquisto di energia (PPA) che copriranno completamente i margini del Gruppo. In Nord America, il Gruppo manterrà un approccio bilanciato, utilizzando vendite a lungo termine per coprire la produzione da fonti rinnovabili. Questa strategia mira a ottimizzare i costi e a migliorare la redditività complessiva del Business Integrato.

Nelle rinnovabili, il Gruppo ha pianificato investimenti lordi pari a circa 12,1 miliardi di euro tra il 2024 e il 2026. Nello specifico, il Gruppo prevede di investire su eolico onshore, solare e batterie di accumulo. Un fattore chiave sarà l’innovazione, facendo ricorso al repowering per aumentare l’efficienza degli impianti e ridurre i costi di generazione, oltre che alle batterie di accumulo per migliorare la flessibilità del sistema elettrico e la gestione dei carichi. Si prevede che questo nuovo approccio consentirà al Gruppo di realizzare circa 13,4 GW di nuova capacità rinnovabile in tutte le geografie in cui è presente grazie a una solida pipeline di circa 450 GW, di cui circa 160 GW in fase avanzata. Questa considerevole pipeline consente al Gruppo di massimizzare la visibilità dei rendimenti minimizzando al contempo i rischi, con la possibilità di monetizzare la parte di pipeline non necessaria alla sua crescita industriale. 

Nel settore clienti, il Gruppo ha progettato investimenti lordi di circa 3 miliardi di euro nel periodo 2024-2026. La strategia si focalizza sulla riorganizzazione geografica con un'attenzione particolare a Italia, Iberia e America Latina. Al contempo, si mira al potenziamento dell'orientamento al cliente attraverso un touchpoint unificato per B2C e PMI, account dedicati per clienti B2B e B2G, e offerte combinate

Le azioni strategiche del Gruppo saranno orientate verso l'equilibrio finanziario. Nel periodo 2024-2026, l'obiettivo è incrementare la generazione di cassa, prevedendo flussi di cassa operativi (FFO) totali di circa 43,8 miliardi di euro. Questi fondi dovrebbero coprire completamente i requisiti di investimenti netti e dividendi. Rispetto ai costi del 2022, il Gruppo mira a ridurre globalmente i costi del 2026 di circa 1,2 miliardi di euro. Di questi, circa 1 miliardo di euro derivano da efficienze ottenute attraverso la ridefinizione dei processi aziendali, la razionalizzazione dell'organizzazione, l'ottimizzazione del mix tra insourcing e outsourcing, e l'adozione di standard e tecnologie avanzate adattabili alle esigenze specifiche di ciascun Paese. Ulteriori risparmi, pari a circa 0,2 miliardi di euro, sono previsti nei settori regolamentati

Si prevede che entro il 2026, le fonti di finanziamento sostenibile costituiscano circa il 70% dell'indebitamento lordo totale. Nel prossimo triennio, il Gruppo mira a ridurre il costo medio dell'indebitamento lordo di 20 punti base, raggiungendo circa il 3,8% nel 2026, nonostante un contesto di aumento dei tassi di interesse. Questo sarà possibile principalmente attraverso un rifinanziamento centralizzato. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il Gruppo continua a impegnarsi nella riduzione delle proprie emissioni di gas serra, allineandosi all'Accordo di Parigi e allo scenario di 1,5°C certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). L'obiettivo include la chiusura di tutti i rimanenti impianti a carbone entro il 2027, previa approvazione delle autorità competenti. Riguardo alla riconversione degli impianti, il Gruppo valuterà le migliori tecnologie disponibili, seguendo le indicazioni dei gestori delle reti di trasmissione. Confermando la sua ambizione, il Gruppo mira a raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040.

Stando gli intenti del Piano Strategico al 2026 si prevede che l'EBITDA ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 23,6 e 24,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR (Compound Average Growth Rate) di circa il 5% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”  compreso tra 20,0 e 21,0 miliardi di euro.  Si prevede che l'Utile netto ordinario del Gruppo aumenti a un valore compreso tra 7,1 e 7,3 miliardi di euro nel 2026, con un CAGR di circa il 6% considerando un dato atteso relativo al 2023 “baseline al 2024”  compreso tra 5,8 e 6,1 miliardi di euro. L’Utile netto ordinario di Gruppo atteso al 2023 ammonta a un valore compreso tra 6,4 e 6,7 miliardi di euro. Il Gruppo conferma una politica dei dividendi semplice e attrattiva con un DPS fisso minimo pari a 0,43 euro per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull'Utile netto ordinario in caso di raggiungimento della neutralità dei flussi di cassa. La neutralità dei flussi di cassa è raggiunta se gli FFO coprono interamente gli investimenti netti del Gruppo nonché i dividendi oltre al DPS fisso minimo.20

 

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