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Pradera e Axa IM Alts, la nuova Food Court al Lingotto di Torino







Limetti (Pradera): "L'obiettivo che ci siamo posti è stato quello di rilanciare un immobile iconico e unico, integrandolo alla città di Torino"
Pradera, il progetto di restyling e ampliamento del Centro Commerciale il Lingotto a Torino, restituisce alla città uno spazio moderno e sostenibile
"Restituire alla città un immobile rinnovato, ampliato e moderno, che sia punto fermo per la città di Torino", ha affermato Roberto Limetti, Managing Director di Pradera. Si apre così la presentazione della nuova food court, a seguito delle opere di ampliamento e restyling effettuate da Pradera e AXA IM Alts nel Centro Commerciale Lingotto di Torino. Dall'acquisizione nel 2018 dell'immobile, il Lingotto è stato oggetto di un importante progetto che ha previsto diverse fasi, oggi culminate nella valorizzazione dell'offerta food, grazie a circa venti locali disposti su una superficie di circa 4000mq. Il progetto originario prevedeva il potenziamento di oltre 8000mq dell'area dedicata al commercio, con l'aggiunta di un padiglione (oggi il Padiglione 5) all'8Gallery della fiera di Torino, collegandola alla galleria, ristrutturare i 25000mq esistenti e creare una nuova food court. Oggi, l'ambizioso progetto può dirsi realizzato, arricchito in molteplici forme, integrato con il tessuto urbano e sociale ed ecologicamente sostenibile.
Il Lingotto è un ricco microcosmo nella città di Torino, ex stabilimento di produzione della FIAT, poi riconvertito a grande centro polifunzionale, oggi ne ospita il museo, l'università, diversi uffici, hotel e oggi si amplia come polo della ristorazione, con l'obiettivo di diventare catalizzatore di esperienze e consumi, luogo di ritrovo e integratore dei luoghi dell'intrattenimento, come il cinema, presente con ben 11 sale del multiplex Uci Cinemas. L'intento non è unicamente quello di rivolgersi agli avventori della galleria commerciale, ma di aprirsi a tutte le persone che quotidianamente transitano nella struttura durante le pausa pranzo, o per completare appunto l'esperienza di consumo nella fascia serale.
L'immobile, che vanta l'affascinante lascito FIAT, è stato riprogettato per salvaguardarne la struttura originaria, che mantiente lo stile industriale, donando carattere al Centro e dando continuità a uno dei più grandi vanti della città di Torino. Non solo, ad integrarsi è anche la Pinacoteca Agnelli che sul tetto del Lingotto dove risiede la Pista 500 e il suo giardino sospeso, ospita sette installazioni artistiche e due mostre: la personale di Sylvie Fleury e il progetto Pablo Picasso e Dora Maar. Il progetto di Pradera e AXA IM Alts conta oggi 19 punti ristoro, di cui 7 (McDonald's, KFC, Rossopomodoro, Old Wild West, Wiener Haus, Roadhouse e Yoyogurt) hanno confermato la volotà di mantenere il proprio brand all'interno della galleria, anche con un eventuale riposizionamento. La risposta dei consumatori, quindi il successo della nuova food court è stata altamente positiva in particolare nelle prime settimane di attività, che ha portato i ristoratori a superare le previsioni di fatturato o a raggiungerle più velocemente.
Le dichiarazioni ad Affaritaliani.it di Roberto Limetti, Managing Director di Pradera
Durante la visita al Centro Commerciale, Roberto Limetti, Managing Director di Pradera ha commentato: "L'obiettivo che ci siamo posti è stato quello di rilanciare un immobile che riteniamo essere iconico e unico, di donare alla citta di Torino una maggiore integrazione del Centro Commerciale rispetto alle altre funzioni di questo immobile e rispetto alla città. Prevediamo la conclusione del progetto con l'apertura di altri due o tre ristoranti, l'apertura della Clinica Humanitas per poter dare un ulteriore servizio ai nostri clienti e cercare di razionalizzare ciò che è stato fatto, mantenerlo e consolidarlo". Il progetto in atto è fortemente legato al food e a questo proposito Roberto Limetti ha aggiunto: "Abbiamo deciso di puntare sul food per due principali motivi, il primo perché abbiamo ritenuto importante dare e ampliare un'offerta di ristorazione in questo immobile, tenendo conto della presenza dell'università, dei 40.000mq di uffici e le 5000 persone al loro interno. In secondo luogo, dopo la pandemia si è affacciata la necessità di una risposta di ristorazione più rapida e veloce. I numeri ci dicono che abbiamo fatto la scelta giusta".
Le dichiarazioni ad Affaritaliani.it di Andrea Galeazzi, Senior Asset Manager di Pradera
I lavori di restyling e ampliamento affrontati al Centro Commerciale Lingotto hanno visto un investimento di 20 milioni di euro che hanno portato all'arricchimento dell'offerta nel Padiglione 5, grazie alla presenza di marchi nazionali e internazionali, accanto alla riqualificazione della galleria commerciale, alla ristrutturazione delle toilette e alla sostituzione dei corpi illuminanti. Tematiche che toccano l'ambito ESG, per cui è stato stanziato un investimento su tecnologie capaci di abbattere il fabbisogno energetico complessivo nonostante l'ampliamento della superficie occupata. A questo proposito, Andrea Galeazzi, Senior Asset Manager di Pradera ha commentato: "Le tematiche ESG sono un focus centrale nella nostra strategia che comprende il coinvolgimento degli operatori della galleria su queste tematiche, l'inserimento del punto riciclo delle bottiglie a livello di food court, e soprattutto i temi legati al condominio e quindi lo stimolo di tutti gli altri proprietari che compongono il centro polifunzionale su queste tematiche".
Le dichiarazioni ad Affaritaliani.it di Fabrizio Cardamone, Direttore del Centro Commerciale Lingotto
Con il rinnovamento della aree del Lingotto, si apre una nuova fase del sodalizio tra il Centro Commerciale e la città di Torino, con la quale il rapporto si è evoluto anche durante il periodo pandemico, in quanto il Centro ha ospitato un Hub vaccinale nel Padiglione 5. Fabrizio Cardamone, Direttore del Centro Commerciale Lingotto ha commentato: "Per il cliente l'offerta è stata valorizzata con la varietà, sia dal punto di vista della ristorazione sia dalla presenza di varie categorie merceologiche. Abbiamo puntato tutto sul variegare quello che potevamo offrire al cliente, quello che più cerca. Per ciò che riguarda la città, il fatto di essere diventati più variegati porta a essere l'alternativa più portante allo shopping nel centro storico, grazie alla grande offerta e alla dimensione familiare che trasmette, rispondendo alle esigenze di tutti".