Presentato il Rapporto CENSIS-UGL: “Il lavoro è troppo o troppo poco?” - Affaritaliani.it

Corporate - Il giornale delle imprese

Presentato il Rapporto CENSIS-UGL: “Il lavoro è troppo o troppo poco?”

Un lavoratore su quattro in Italia svolge una professione che richiede una qualifica inferiore al titolo di studio posseduto

di Marcello Antelmi

Paradossi del mercato del lavoro 

Mai così tanti pensionati: mentre i giovani diminuiscono, i pensionati sono 14 milioni e 895 mila e nel 2040 saranno più di 17 milioni, con un aumento di 2 milioni e 246 mila pensionati. Mai così tanti investimenti: il Pnrr stabilisce che i giovani siano una priorità trasversale a tutti gli interventi e prevede una crescita dell’occupazione dei 15-29enni del 3,2% nel biennio 2024-2026 e dello 0,5% in quelli successivi. Mai così tanti giovani che studiano: si affaccia sul mercato del lavoro la generazione più scolarizzata di sempre: il 76,8% dei giovani sotto i 34 anni è almeno diplomato (venti anni fa era il 59,3%) e il 28,3% è laureato (venti anni fa il 10,6%). Mai così tanta domanda di lavoro: di qui al 2027 si prevede un fabbisogno di circa 3 milioni e 800 mila lavoratori tra settore privato (che assorbirà l’80,6% del totale) e Pubblica Amministrazione.

 

L’incontro tra domanda e offerta

L’85,9% degli italiani, che sale all’87,5% tra gli occupati, è convinto che la scuola sia distante dal mondo del lavoro. Pochi laureati, ma troppi nelle discipline umanistiche, della formazione e dell’insegnamento, del gruppo psicologico. Il prossimo anno mancheranno all’appello oltre 12.000 medici e laureati in professioni sanitarie, oltre 8.000 del gruppo economico e statistico, oltre 6.000 laureati STEM, oltre 3.000 laureati in discipline giuridiche e politico-sociali. Troppi diplomati nei licei, con un esubero di 53.000 l’anno, mentre mancheranno 133.000 diplomati degli istituti tecnici e professionali e qualificati nel sistema della formazione professionale.  In futuro saranno sempre più richieste competenze trasversali. Il 65% dei posti di lavoro avrà bisogno di competenze green connesse al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, e il 56,3% dei nuovi posti avrà bisogno di competenze digitali.