Economia
Nvidia, occhi puntati sul big dei chip: la prova dei conti trimestrali e l'allarme debito Usa
Il gigante dei semiconduttori e dell'IA al centro dell'attenzione degli investitori di Wall Street

Nvidia
Nvidia sotto i riflettori: attesa per i conti trimestrali tra rally dei Treasury e timori sul deficit Usa
I risultati del primo trimestre del gigante dei semiconduttori e dell'intelligenza artificiale Nvidia, previsti per mercoledì prossimo, sono al centro dell'attenzione degli investitori di Wall Street, mentre i titoli azionari hanno subito una battuta d'arresto dovuta alle preoccupazioni per il deficit Usa che fa salire i rendimenti dei Treasury , ossia dei titoli di Stato Usa.
E dunque tutto come da copione: risparmi fiscali promessi dal presidente Donald Trump e passati anche se con una risicata maggioranza al Parlamento Usa, faranno salire il deficit del Paese di 36mila miliardi di dollari. Il risultato è stato l'aumento del rendimento dei buoni del tesoro Usa (Treasury) con la scadenza a 30 anni che ha superato il 5% e ha toccato il livello più alto dalla fine del 2023. La settimana prossima comunque "tutti gli occhi saranno puntati sui risultati di Nvidia- ha detto Chuck Carlson, ad di Horizon Investment Services- L'intero tema dell'intelligenza artificiale è stato uno dei principali driver del mercato e Nvidia ne è il centro".
La società dei superchip per l'intelligenza artificiale sarà l'ultima delle "Magnifiche sette" aziende tecnologiche a grande capitalizzazione a presentare i risultati in questo periodo. Il titolo Nvidia in Borsa è sceso dell'1% quest'anno dopo aver registrato un'impennata di oltre il 1.000% dalla fine del 2022 al 2024, grazie al primato nella produzione di chip per l'intelligenza artificiale. Secondo le stime degli analisti comunque gli utili del primo trimestre non hanno risentito del problema dei dazi e sono probabilmente aumentati del 45% su un ricavi di 43,2 miliardi di dollari. "Nvidia è un titolo popolare tra i piccoli azionisti retail ed è un indicatore del sentiment degli investitori- ha detto Wasif Latif, chief investment officer di Sarmaya Partners- Date le sue dimensioni e l'attenzione che sta riscuotendo, ci saranno molte persone che guarderanno a ciò che accadrà con il titolo". Gli analisti reputano le relazioni tra Usa e Cina saranno al centro della relazione sui conti e sulle prospettive della società dato che le limitazioni e i dazi sulle esportazioni in Cina influenzeranno quelli dei trimestri successivi.
Tutto è cominciato con l'annuncio del presidente Usa Trump, il 2 aprile, che ha dichiarato la volontà di imporre dazi a tappeto sulle importazioni a livello globale. Una mossa che ha scatenato una estrema volatilità nei corsi dei titoli azionari. Da allora, l'alleggerimento dei dazi da parte di Trump, e in particolare la tregua (apparente) tra Stati Uniti e Cina, hanno favorito il rimbalzo dei titoli azionari. Questa settimana è arrivata una nuova grana per gli investitori che ora temono le conseguenze dei piani fiscali di Trump, soprattutto dopo che Moody's ha declassato il rating sovrano degli Stati Uniti, che ha perso la mitica tripla A, a causa delle preoccupazioni per il crescente indebitamento della nazione.
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