OpenAI si allea con AMD: intesa miliardaria. Sam Altman punta a strappare a Nvidia il trono dei chip per l’IA - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 12:32

OpenAI si allea con AMD: intesa miliardaria. Sam Altman punta a strappare a Nvidia il trono dei chip per l’IA

Accordo da 6 gigawatt di potenza e decine di miliardi di dollari: OpenAI affida ad AMD la fornitura di GPU per i nuovi data center AI, aprendo un fronte competitivo con Nvidia.

di Elisa Mancini

OpenAI e AMD: una partnership pluriennale che sfida il dominio di Nvidia

OpenAI torna al centro della scena. Ancora una volta. Dopo i colossali accordi con Nvidia e Oracle, la società guidata da Sam Altman firma un’intesa pluriennale con AMD (Advanced Micro Devices) per la fornitura di chip destinati ai futuri data center di intelligenza artificiale. Un’alleanza che non solo promette di generare decine di miliardi di dollari di ricavi per AMD nei prossimi cinque anni, ma che potrebbe anche scalfire — almeno in parte — l’attuale predominio di Nvidia nel settore dell’hardware AI.

L’accordo prevede che OpenAI acquisisca fino a 6 gigawatt di capacità computazionale basata sui processori AMD, in particolare sulla nuova GPU MI450, attesa sul mercato nel corso del prossimo anno. Questi chip saranno utilizzati per alimentare le infrastrutture di calcolo che sostengono i modelli linguistici generativi — il cuore di prodotti come ChatGPT e dei futuri sistemi di intelligenza artificiale multimodale che OpenAI sta sviluppando.

La fornitura potrà avvenire direttamente o tramite partner cloud, e si inserisce nel quadro più ampio del progetto Stargate, la mega-infrastruttura di data center che OpenAI sta costruendo insieme a Oracle per garantire la potenza di calcolo necessaria ai propri modelli.

Sebbene il valore complessivo dell’accordo non sia stato ufficialmente comunicato, si parla di cifre nell’ordine delle decine di miliardi di dollari, distribuiti su un arco di cinque anni. L’intesa prevede inoltre che OpenAI ottenga 160 milioni di warrant, strumenti finanziari convertibili in azioni, che le daranno diritto ad acquistare fino al 10% del capitale di AMD al prezzo simbolico di un centesimo per azione.

Questi warrant saranno esercitabili solo al raggiungimento di determinati obiettivi di implementazione e subordinati all’aumento del valore del titolo AMD, che infatti è balzato di oltre il 30% in pre-market alla notizia dell’accordo. D'altronde per AMD, che negli ultimi anni ha guadagnato terreno nel settore dei processori CPU ma è rimasta indietro nel comparto GPU, questa è un’occasione d’oro per rafforzare la propria posizione nel mercato più promettente della prossima decade.

La nuova alleanza arriva a poche settimane di distanza da un’altra notizia rilevante: l’accordo da oltre 100 miliardi di dollari tra OpenAI e Nvidia, volto a potenziare le capacità di calcolo dei futuri modelli linguistici.
E non è tutto. Nel luglio scorso OpenAI ha siglato un’altra partnership con Oracle, impegnandosi a spendere fino a 300 miliardi di dollari entro il 2030 per accedere ai servizi cloud necessari all’addestramento dei suoi sistemi.

Il paradosso, sottolineano alcuni analisti, è che Oracle per fornire quei servizi deve a sua volta acquistare hardware da Nvidia per decine di miliardi di dollari, creando un circolo economico in cui i principali protagonisti della rivoluzione AI si sostengono e si finanziano a vicenda.

Insomma l'approccio di Sam Altman è chiaro: evitare la dipendenza da un singolo fornitore di chip e creare una filiera tecnologica più ampia e resiliente. Collaborare con AMD, dunque, non significa abbandonare Nvidia, ma piuttosto diversificare le fonti di potenza di calcolo e ridurre i rischi legati alla scarsità globale di GPU, che negli ultimi anni ha frenato l’espansione di molti progetti AI.

Chi è AMD

Fondata nel 1969 a Sunnyvale, California, Advanced Micro Devices (AMD) è uno dei pilastri della microelettronica mondiale. Storicamente conosciuta per i suoi processori destinati ai personal computer, AMD ha vissuto momenti alterni nella sua lunga storia, ma sotto la guida di Lisa Su (CEO dal 2014) ha compiuto una vera e propria rinascita. Oggi l’azienda compete testa a testa con Intel nel mercato delle CPU e si è rilanciata anche nel segmento GPU, grazie alla linea Radeon e, più recentemente, alle accelerator GPU della serie MI dedicate all’intelligenza artificiale. Con un fatturato annuo che supera i 22 miliardi di dollari, AMD è ormai una delle protagoniste indiscusse della corsa ai chip per l’AI.

LEGGI QUI TUTTE LE NEWS DI ECONOMIA