Economia

Orcel guarda al futuro: "Servono aggregazioni". Ecco le possibilità

di Redazione Economia

Il valore di Borsa della banca di Piazza Gae Aulenti è aumentato dell’88% e del 35% nel solo 2023.

Unicredit, per il futuro possibili nuove aggregazioni?

Lo chiamano il Cristiano Ronaldo dei banchieri perché tutto quello che tocca lo tramuta in oro. Andrea Orcel sta per festeggiare due anni alla guida di Unicredit sapendo che in 12 mesi il valore di Borsa della banca di Piazza Gae Aulenti è aumentato dell’88% e del 35% nel solo 2023. Gli azionisti - che non a caso hanno votato a favore di un maxi-aumento di stipendio che può arrivare a 9,75 milioni tra parte fissa e variabile al raggiungimento di determinati obiettivi – gongolano. Eppure qualcosa sta covando, lentamente, e la paura di ritrovarsi come l’orchestrina del Titanic fa tenere le antenne alzate.

È vero che l’Italia ha un sistema molto più solido di quello di altri Paesi. È vero che all’orizzonte non ci sono grandi possibilità di vedere profilarsi una Credit Suisse o perfino una Deutsche Bank. Ma l’amministratore delegato di Unicredit è stato molto chiaro in una recente intervista al Messaggero: bisogna tutelarsi, bisogna arrivare all’unione bancaria, bisogna procedere con le aggregazioni per rendere l’intero comparto più stabile e sicuro di fronte agli shock che, con grande probabilità, ci saranno nel prossimo futuro. 

A questo proposito, molto si è scritto in questi giorni sulle mosse di Gae Aulenti. Reuters ha riportato un rumor che vedrebbe Amundi e UniCredit in trattative, con la possibilità che l'istituto guidato da Andrea Orcel investa nelle attività italiane dell'asset manager francese nell'ambito della valutazione delle opzioni sul futuro della loro partnership. Lo hanno riferito due fonti vicine alla situazione. Una possibilità che è stata presa in considerazione vedrebbe Amundi fare uno spinoff delle attività italiane in una società separata di cui UniCredit acquisterebbe una quota, hanno detto le fonti.

L’altra idea, rilanciata da Tag43, è che Piazza Gae Aulenti possa portare avanti un’alleanza con Generali sfruttando la triangolazione con Allianz. Una voce che avrebbe innescato lo stesso Matteo Salvini, dicendo che vi sarebbero mire straniere sul Leone. Secondo Tag43, sarebbe allo studio una complessa operazione che vorrebbe ridurre il peso di Mediobanca in Generali proprio sfruttando l’interesse di Allianz per le attività estere del Leone. Per il momento siamo nel campo della fanta-finanza, in futuro...chissà. Il tutto senza dimenticare il possibile ritorno di fiamma per Mps o il tentativo di "papparsi" BancoBpm. Vedremo nei mesi a venire.