Parigi avverte Bruxelles e Berlino. "La riduzione del deficit verrà ridiscussa"
Il nuovo ministro delle Finanze francese, Michel Sapin fa sapere che il "il passo" della riduzione del deficit del suo paese andra' discusso con Bruxelles. Sapin, nel suo primo intervento dopo essere stato nominato ministro, chiarisce subito che lavorera' con la commissione europea per concordare i "passi da fare in nome dell'interesse comune".
L'Ue ha ribadito che la Francia ha gia' beneficiato di un rinvio fino al 2015 dell'obbligo di ridurre il deficit al 3% del Pil, ma Parigi intende chiedere piu' tempo, per favorire prioritariamente la crescita e l'occupazione.
"Ci sono obiettivi che raggiungeremo", dice Sapin, chiarendo che Parigi intende concordare i tempi del tetto del 3% sul deficit. "E' il passo, i tempi che dovranno essere discussi, avendo bene in mente l'interesse comune. E non sto parlando di una Francia in ginocchio".
"E' nell'interesse dell'Europa - prosegue Sapin nel suo intervento radiofonico - trovare i tempi giusti". C'e' una "linea sottile" tra il rigore di bilancio necessario per riportare i conti pubblici in ordine e un eccesso di austerita' che rischia di interrompere la ripresa economica.
E conclude, facendo un chiaro riferimento alla Germania, che ''non spetta a un paese dire agli altri cosa fare. L'Europa stara' meglio quando anche la Francia starà meglio''.
In base al Patto di stabilita', Parigi ha promesso di ridurre il suo deficit pubblico dal 4,3% del pil dello scorso anno al 3,0% quest'anno.