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Economia
Pensioni, aumento del 2% da ottobre e taglio del cuneo: novità su Dl Aiuti bis

Dl Aiuti bis, le misure in campo 

Si è concluso a Palazzo Chigi un incontro del governo con i partiti per illustrare le linee generali del decreto aiuti bis. A fare il punto sul nuovo decreto Aiuti il sottosegretario Roberto Garofoli e il ministro dell'Economia Daniele Franco. Presente per il M5S la Viceministra al Mise Alessandra Todde. All'incontro è poi seguito un confronto con le principali sigle sindacali. 

Tanti i punti chiave del decreto legge Aiuti bis, atteso domani in Consiglio dei ministri: secondo quanto riportano le principali agenzie stampa il taglio del cuneo fiscale potrebbe arrivare all'1,8%, a partire dal primo luglio e fino a fine anno. Viene invece confermato l'intervento sui redditi fino a 35 mila euro. Per la rivalutazione delle pensioni si ipotizza invece un anticipo di tre mesi con un aumento del 2% a partire da ottobre. Infine, risorse per 900 milioni per prorogare di un altro mese del taglio di 30 centesimi delle accise sulla benzina: la misura scade il 21 agosto e la proroga dovrebbe estenderla fino al 20 settembre.

Dl Aiuti bis, i punti chiave contenuti nella bozza 

Nel dettaglio, ecco i principali punti del Decreto Aiuti bis presenti nella bozza consultata e riportata dall'agenzia stampa economica Radiocor.

Anticipo della rivalutazione delle pensioni all'ultimo trimestre 2022. 

Nel testo datato 3 agosto di legge: "Al fine di contrastare gli effetti negativi dell'inflazione per l'anno 2022, e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale: il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2021 è anticipato al primo ottobre 2022; la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2022 è anticipata, per una quota pari a due punti percentuali, con decorrenza dal primo ottobre 2022, con relativo riconoscimento anche sulla tredicesima mensilità. In sede di rivalutazione delle pensioni con decorrenza dal primo gennaio 2023 la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2022 è applicata in misura corrispondentemente ridotta di due punti percentuali". La misura vale 2,381 miliardi per l'anno 2022.

Azzeramento degli oneri di sistema nel settore elettrico nel quarto trimestre

Per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) "provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW".

Inoltre, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico, "l'Arera provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2022, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico". Gli oneri per la misura sono quantififcati in 1,1 miliardi.

Rifinanziamento del Fondo per il sostegno del potere d'acquisto dei lavoratori autonomi 

La bozza prevedde inoltre il rifinanziamento del Fondo per il sostegno del potere d'acquisto dei lavoratori autonomi. Dai precedenti 500 milioni stanziati per l'anno in corso si passa a 600 milioni, con un aumento quindi di 100 milioni a sostegno di questa categoria.

Arriva la tutela dei clienti vulnerabili nel settore del gas a partire da gennaio 

Infine, la bozza del decreto Aiuti bis prevede che, per i clienti che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, che rientrano tra i soggetti con disabilità, le cui utenze sono ubicate in isole minori non interconnesse o in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi, di età superiore ai 75 anni, "a decorrere dal primo gennaio 2023, i fornitori e gli esercenti sono tenuti a offrire la fornitura di gas naturale a un prezzo che rifletta il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all'ingrosso, i costi efficienti del servizio di commercializzazione e le condizioni contrattuali e di qualità del servizio, così come definiti dall'Arera con uno o più provvedimenti e periodicamente aggiornati. L'Arera definisce altresì le specifiche misure perequative a favore degli esercenti il servizio di fornitura di ultima istanza", si legge nel testo.

Riduzione Iva e oneri generali del sistema sul gas nel quarto trimestre

"In deroga a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali di cui all'articolo 26, comma 1, del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, sono assoggettate all'aliquota Iva del 5 per cento. Qualora le somministrazioni di cui al primo periodo siano contabilizzate sulla base di consumi stimati, l'aliquota IVA del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili, anche percentualmente, ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022".  "Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia di cui all'articolo 16, comma 4, del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115, contabilizzate per i consumi stimati o effettivi relativi al periodo dal primo ottobre 2022 al 31 dicembre 2022". Gli oneri derivanti dai commi 1 e 2 sono pari rispettivamente a 798,72 milioni di euro e 8 milioni di euro".

Inoltre, "al fine di contenere per il quarto trimestre dell'anno 2022 gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale, Arera mantiene inalterate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas naturale in vigore nel terzo trimestre del 2022". Gli oneri sono pari a 170 milioni di euro, per l'anno 2022.

Ancora, "per contenere ulteriormente gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore del gas naturale per il quarto trimestre dell'anno 2022, l'Arera provvede a ridurre, ulteriormente rispetto a quanto stabilito al comma 4, le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas fino a concorrenza dell'importo di 1.650 milioni di euro con particolare riferimento agli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all'anno".

Welfare aziendale per energia e gas, si alza il tetto del benefit

Nell'ambito del welfare aziendale sarà possibile usufruire di misure fiscali non solo per trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale. La bozza estende anche al 2022 il limite del welfare aziendale, quindi l'importo del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dall'azienda ai lavoratori dipendenti che non concorre alla formazione del reddito già elevato a 516,46 euro per il biennio precedente. La misura vale 85,8 milioni per l'anno 2022, 17,6 milioni per l'anno 2023, 7,3 milioni per l'anno 2024, 7,9 milioni a decorrere dal 2025, ma le coperture non sono ancora definite nella bozza datata 3 agosto.

Dl Aiuti bis, Landini (Cgil): "Le risorse per lavoratori e pensioni sono totalmente inadeguate"

sindacati da parte loro, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il governo, hanno espresso pareri contrastanti: da una parte il muro di Cgil e Uil, dall'altro l'apertura della Cisl.

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ha bocciato senza appello il decreto Aiuti bis. "Sul piano quantitativo del tutto insufficiente perchè su 14 miliardi, 1 miliardo è per i lavoratori e 1,5 miliardi per le pensioni", ha dichiarato Landini al termine dell'incontro con l'esecutivo. 

"Ridurre il cuneo fiscale in questa misura, ha spiega il segretario della Cgil,  significa che per un lavoratore ogni 1.000 euro, sono 10 euro lordi al mese e per le pensioni ogni 500 euro sono 10 euro lordi al mese. Stiamo parlando di cifre assolutamente insufficienti". 

"Anzi, con questa manovra in tasca ai lavoratori dipendenti e pensionati fino a 35mila euro vanno meno dei 200 euro una tantum che sono stati erogati a luglio, da qui a fine anno. Quindi non ci siamo: abbiamo condiviso gli strumenti ma le risorse sono totalmente inadeguate. Chiediamo che il Consiglio dei ministri affronti in modo diverso la situazione", ha concluso Landini. 

Dl Aiuti bis, Bombardieri (Uil): "Per i lavoratori e i pensionati i soldi in campo sono un'elemosina" 

Sulla stessa scia anche il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che ha affermato: sul decreto Aiuti bis "va bene il metodo, ma le cifre che ci sono state illustrate per lavoratori e pensionati porterebbero a poco più di un'elemosina". "Pensiamo che il governo debba trovare altre risorse: su 14,3 miliardi, a lavoratori e pensionati ne vengono destinati 2,5. Bisogna incrementare queste cifre. Sarebbe interessante capire i partiti, che stanno in campagna elettorale, cosa ne pensano e come sosterranno questo decreto".

Dl Aiuti bis, Cisl: "Non siamo delusi, è all'interno del perimetro preannunciato"

Ignazio Ganga, segretario confederale della Cisl al termine dell'incontro con il Governo sul Dl aiuti bis, ha invece dichiarato: "Non sono deluso: è un decreto che sta all'interno del perimetro di quanto ci era stato preannunciato a Palazzo Chigi". "Certo, relativamente alla misura a favore di lavoratori e pensionati, abbiamo chiesto di rafforzarla", ha aggiunto. 

Però "si apre un discorso importante sul cuneo fiscale dei lavoratori, un 1% che va nell'ottica della strutturalità significa iniziare un percorso che dovrà essere compiuto nella Legge di bilancio. Il 2% dell'anticipo della rivalutazione delle pensioni è un segnale che valutiamo favorevolmente. Sono due misure che abbiamo chiesto vengano rafforzate. In queste ore ci sono le condizioni per verificare ulteriori risorse da appostare su queste misure".

Ddl Assestamento, via libera definitivo del Senato: ok anche al Ddl Rendiconto

Infine, nella giornata di oggi, l'Aula del Senato ha approvato in via definitiva i Ddl di Rendiconto 2021 e di Assestamento 2022, nei testi che hanno ricevuto ieri l'ok dalla Camera. Per il Rendiconto i voti a favore sono stati 170, i contrari 27 e un astenuto e per l'Assestamento i voti a favore sono stati 168, i contrari 26 e un astenuto. Il provvedimento di Assestamento, ha ricordato il sottosegretario al Mef Alessandra Sartore, "contiene i 14,3 miliardi che saranno oggetto del decreto Aiuti che domani verrà adottato in Consiglio dei ministri. Quindi questo presupposto doveva in ogni caso essere approvato precedentemente all'approvazione del decreto legge". 

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