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Economia
Pensioni in aumento, a marzo assegni più alti. Ma una fascia in particolare ci guadagna di più
(foto Ipa)

Pensioni, buste paga più corpose: assegni più alti a marzo. Ecco chi ci guadagna di più

Finalmente buone notizie. Grazie alla riforma fiscale scattata nel 2024, molti pensionati vedranno la loro busta paga gonfiarsi (e non di poco!) a marzo. La novità sarà applicata con il pagamento di marzo che vedrà conteggiati anche gli arretrati dei primi due mesi dell’anno.

Pensioni, a chi andranno gli assegni più corposi

A trarre i maggiori benefici sono le pensioni tra i 15mila e 28mila euro lordi, in quanto la trattenuta dell’Irpef passerà dal 25% al 23%. Sarà, dunque, questa la fascia di cittadini in pensione a ricevere l’aumento più corposo.

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Ma non è tutto. Come riporta La Stampa, la novità riguarderà anche le pensioni più robuste quelle con importi superiori ai 28mila euro annui. In questo caso, cala il range di imponibile con aliquota più alta essendo minore la trattenuta Irpef effettuata su una parte dell’assegno (quella tra i 15mila e 28mila euro che prima veniva tassata al 25% e adesso passa nella fascia del 23%, come scritto sopra). In questo caso, l’aumento netto annuo sarà di 260 euro annuali, cioè circa 20 euro al mese.

Dal 1° marzo scattano i pagamenti

I pagamenti, organizzati in ordine alfabetico, avranno inizio venerdì 1° marzo. Il cedolino è già accessibile online sul sito dell'INPS, previa autenticazione tramite le proprie credenziali personali (SPID, CIE o CNS). È possibile consultarlo accedendo all'area personale anche tramite l'applicazione su smartphone, seguendo il percorso "Tutti i Servizi" e successivamente "Cedolino Pensione".

Sul cedolino di pensione di marzo 2024 viene riportata la seguente annotazione: “Da questa mensilità la tassazione viene applicata sulla base degli scaglioni IRPEF del decreto legislativo 216/2023”. La nuova IRPEF, quindi, sarà applicata a partire da marzo e con due mesi di arretrati.

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I nuovi scaglioni Inps

In nuovi scaglioni Inps in vigore già retroattivamente da gennaio, sono i seguenti:

23%, sui redditi lordi fino a 28 mila euro annui.

35%, sui redditi tra 28.001 euro e 50 mila euro annui;

43%, sui redditi oltre i 50 mila annui.






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