Economia
Prezzo del gas in calo, ma Gazprom avverte: "In inverno schizzerà alle stelle"

Secondo il ceo di Gazprom i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare fino a superare in inverno i 350 euro per Mw/h
Prezzi del gas ancora in calo, ma potrebe essere una tregua momentanea
Prosegue la contrazione delle quotazioni del gas dopo il picco dei 346 euro al Mw/h di venerdì scorso. Al Ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, il prezzo del contratto in scadenza a ottobre è sceso sotto la soglia psicologica dei 300 euro e ha chiuso le contrattazioni oggi a 239 euro, dopo aver toccato un livello intraday di 230. Restano a quotazioni sostenute anche tutti i contratti in scadenza fino al prossimo marzo, solo dopo quella data i prezzi iniziano a scendere e gravitare attorno a quota 200 euro al Mwh. Ma attenzione, perché potrebbe trattarsi di una tregua prima di un inverno caldissimo (o freddissimo a seconda dei punti di vista).
Secondo il ceo di Gazprom, Alexei Miller, i prezzi del gas in Europa potrebbero aumentare ulteriormente fino a superare "nei periodi di picco invernale i 4.000 dollari per mille metri cubi" (l'equivalente di circa 385 euro per megawattora). Ma non è l'unica brutta notizia della giornata, perché le incertezze intorno al gasdotto Nord Stream 1 rimangono moltissime. "Non è possibile - ha detto Miller - eseguire una manutenzione rilevante delle apparecchiature del Nord Stream 1 a causa delle sanzioni occidentali". Il ceo di Gazprom ha poi sottolineato che per lo stesso motivo Siemens Energy non è in grado di svolgere la regolare manutenzione del Nord Stream.
L'azienda russa, però gongola: "Nonostante il calo delle forniture di gas ai mercati esteri i nostri calcoli mostrano chiaramente che i risultati finanziari di Gazprom e i nostri ricavi per il 2022 saranno significativamente superiori a quelli del 2021" ha aggiunto Miller. "Il Consiglio di amministrazione si è riunito e ha deciso di tenere un'assemblea straordinaria degli azionisti per valutare il pagamento di acconti sui dividendi per il 2022. I risultati della prima metà dell'anno sono molto, molto, molto buoni e verranno pagati dividendi record" ha chiosato il ceo di Gazprom.
Gazprom ha aumentato del 60% le vendite di gas alla Cina
Nel giorno in cui inizia in Europa la tre giorni di stop alle forniture di gas russo attraverso il gasdotto Nord Stream, Gazprom ha comunicato di aver incrementato le esportazioni verso la Cina del 60% nei primi otto mesi dell’anno. Alexei Miller ha infatti spiegato che “stiamo aumentando costantemente le forniture attraverso il gasdotto Power of Siberia verso la Cina. Quest'anno abbiamo più volte aggiornato il record di forniture giornaliere di gas in eccesso rispetto agli impegni contrattuali per le quantità giornaliere. Entro la fine dell'anno celebreremo un evento storico molto importante – ha poi aggiunto Miller - si tratta dell'inizio del flusso di gas dal giacimento di Kovykta al gasdotto Power of Siberia. Stiamo già completando il tratto di linea Kovykta-Chayanda. Senza dubbio, tutti gli impegni contrattuali assunti nei confronti dei consumatori russi e dei nostri partner cinesi per incrementare le forniture di gas alla Cina saranno sicuramente rispettati nel 2023"
Italia, proseguono a ritmo sostenuto gli stoccaggi
Continuano a crescere gli stoccaggi di gas in Italia. Lo certifica la piattaforma Gie-Agsi che indica un nuovo +0,23% di immagazzinamento nelle ultime 24 ore. Una crescita che porta il dato totale relativo a due giorni fa, l'ultimo disponibile, all’81,93%. L’obiettivo fissato dal ministro per la Transizione Energetica Roberto Cingolani è del 90% entro l’inverno.