Economia
Inflazione, rallenta a settembre. Stabile nell'Ue
Istat stima -0,3% a settembre, rallenta a +1,1% su anno
Frena l'inflazione a settembre in Italia mentre rimane stabile nell'Eurozona, quadro che complica il graduale percorso di uscita dal quantitative easing (riduzione degli stimoli monetari) di cui il presidente della Bce Mario Draghi dovrebbe illustrare le tappe a ottobre, nel prossimo copnsiglio direttivo dell'istituto centrale europeo con sede a Francoforte.
L'indice nazionale dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dell'1,1% rispetto a settembre 2016 (era +1,2% ad agosto). Si tratta del calo congiunturale piu' ampio da novembre 2015, quando fu rilevato un-0,4%. La lieve frenata dell'inflazione, spiega l'Istat, e' ascrivibile per lo piu' al ribasso dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%, da +4,4% di agosto) e di quelli dei Beni energetici regolamentati (+2,9% da +5,0%), in parte compensato dal rialzo dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati, la cui crescita si porta a +2,2% (da +0,7% del mese precedente).
L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, scende di tre decimi di punto percentuale (+0,7% da +1,0% di agosto), mentre quella al netto dei soli Beni energetici si attesta a +0,9% (come nel mese precedente). La diminuzione su base mensile dell'indice generale e' dovuto principalmente al calo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-4,6%) e, in misura minore, alla diminuzione di quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%), il cui andamento in entrambi i casi e' influenzato da fattori stagionali.
Su base annua la crescita dei prezzi dei beni si attesta a +1,0% (come ad agosto), mentre rallenta quella dei servizi (+1,3% da +1,6%). Il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si conferma positivo e pari a +0,3 punti percentuali. L'inflazione acquisita per il 2017 e' pari a +1,3% per l'indice generale e +0,8% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dell'1,8% su base mensile - principalmente a causa della fine dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto - e dell'1,3% su base annua (era +1,4% ad agosto).
Stabile invece l'inflazione all'1,5% a settembre nell'area euro. Lo ha riferito Eurostat, l'ente di statistica dell'Unione europea, con la stima preliminare sulla crescita dei prezzi al consumo. In linea con la dinamica generale anche la cruciale voce energia, alla base delle fluttuazioni dei mesi passati, ha mostrato un mantenimento dello status quo con il più 3,9% a fronte del più 4% di agosto.
