Renault-Nissan, ancora voci su riequilibrio alleanza. Ma Macron si mette di traverso - Affaritaliani.it

Economia

Renault-Nissan, ancora voci su riequilibrio alleanza. Ma Macron si mette di traverso

Tornano in auge le voci su un possibile cambiamento nella struttura azionaria che lega Renault e Nissan. Ma il governo francese, per bocca del ministro dell'Economia Emmanuelle Macron, si mette di traverso, denunciando il pericolo, dietro l'angolo, dell'insorgenza di "conflitti d'interesse". Secondo alcune indiscrezioni, il consiglio di amministrazione della casa di Yokohama starebbe valutando se aumentare o meno la partecipazione nel capitale dell'alleato francese per equilibrare i diritti di voto all'interno dell'alleanza franco-nipponica e contrastare la maggior influenza acquisita dalla Francia.

A tal proposito, tra i membri dei consigli di amministrazione delle due case automobilistiche, sta circolando da tempo un "documento di discussione" di tre pagine con proposte per modificare le partecipazioni incrociate in essere. Attualmente Renault detiene il 43,4% del capitale di Nissan con diritto di voto, mentre la casa nipponica possiede il 15% dell'alleato francese ma senza alcun diritto di voto. Per modificare le partecipazioni e riequilibrare una situazione che vede la Francia avere in pratica diritti di voto in Nissan tramite la sua partecipazione nel capitale di Renault, sarebbe necessario che il gruppo di Boulogne-Billancourt riduca la sua quota e i giapponesi aumentino la loro.

"Stiamo discutendo di molte cose con l'obiettivo di rafforzare l'alleanza", ha replicato recentemente Carlos Ghosn, amministratore delegato sia di Nissan che di Renault, a margine di un evento in Giappone, alla domanda sul documento. L'operazione "deve essere fatta in modo che tutti gli azionisti pensino che sia positiva", ha aggiunto Ghosn. La proposta accende un nuovo fronte di scontro tra il top-manager e il ministro all'Economia francese Emmanuel Macron. La scorsa primavera Macron si era mosso per aumentare al 20% la partecipazione dello Stato nel capitale di Renault e quindi consentire il passaggio in assemblea di una proposta per l'adozione della cosiddetta Legge Florange, che raddoppia i diritti di voto di azioni di lungo termine come appunto la Francia.

L'iniziativa di Macron aveba scosso i delicati equilibri dell'alleanza franco-nipponica. Nissan, irritata dall'assenza ai sensi delle normative francesi di diritti di voto in Renault, aveva infatti lanciato al governo francese un avvertimento sul rischio di disintegrare un'alleanza di successo da ormai 16 anni. "Non vogliamo destabilizzare l'alleanza tramite un riequilibro o cambiamenti nella governance", ha affermato oggi Macron in merito al documento in circolazione. Un manager dell'alleanza ha pero' fatto presente come la proposta di riequilibrio delle partecipazioni incrociate rappresenti solo una delle diverse opzioni sul tavolo da diversi mesi per "contrastare le iniziative del governo francese". Secondo una fonte, la proposta e' stata perfino delineata inizialmente da un membro del consiglio di amministrazione di Renault. "Stiamo lavorando a stretto contatto tra Renault e Nissan.

Non c'e' chiaramente alcuna tensione tra i manager delle due case automobilistiche", ha sostenuto Arnaud Deboeuf, vice presidente seniore operations dell'alleanza, senza rilasciare commenti sul documento. L'alleanza Renault-Nissan consente alle due societa' di condividere piattaforme e quindi aumentare le economie di scala, ma Nissan e Renault rimangono indipendenti e dotate di un proprio consiglio di amministrazione e di una propria sede di quotazione rispettivamente a Tokyo e Parigi. Quando e' nata nel 1999 la struttura delle partecipazioni incrociate e' stata delineata per favorire la casa automobilistica francese, all'epoca in condizioni decisamente migliori rispetto ad una Nissan data quasi per fallita. Da allora pero' la situazione si e' capovolta. Renault ha dovuto affrontare anni e anni di debolezza della domanda in Europa mentre Nissan e' stata rivitalizzata diventando una macchina di profitti. L'alleanza e' stata propagandata per lungo tempo da Ghosn come un modo per garantire ad entrambe le aziende di mantenere le rispettive identita' di marca, tagliando al contempo costi per progettazione, acquisti, produzione e ricerca. "L'alleanza deve essere preservata. Senza l'alleanza siamo entrambi player di piccola dimensione", ha affermato Debouf.