Risparmiatori oggi, sereni domani - Affaritaliani.it

Economia

Risparmiatori oggi, sereni domani

Occorre immaginarsi nel tempo e non focalizzarsi solo sul presente per rendere migliore la nostra vita

Perdere i propri porti sicuri è destabilizzante. L’investitore italiano non si riconosce più nei suoi antichi fari: i titoli di Stato non rendono più come una volta e l’investimento immobiliare diventa sempre più gravoso per la tassazione corrente, le spese di amministrazione e le difficoltà di locazione. Per questi motivi, il risparmiatore, disorientato, tende a lasciare la sua nave in alto mare: un chiaro segnale è rappresentato dalla liquidità detenuta nei portafogli degli italiani, ben 1.400 miliardi di euro non investiti (fonte: Bollettino Economico n. 1 – 2018, Banca d’Italia). Tuttavia decidere di non allocare i propri denari si rivela una “non scelta” e, senza obiettivi, subentra l’incapacità di risparmiare e di accumulare.

 

IMMAGINARSI NEL TEMPO - Immaginatevi a cinquant’anni, magari sposati, con due figli che vanno ancora a scuola e con i genitori anziani. I vostri figli hanno esigenze diverse rispetto alle vostre, alla loro età. Differenti e sempre crescenti. Il tenore di vita al quale li state abituando non sarà facile da sostenere quando non abiteranno più con voi. Dovrete aiutarli negli studi e, probabilmente, supportarli nel primo periodo lavorativo. I vostri genitori, d’altro canto, sono ancora in forma, ma non sono più giovanissimi e, man mano che gli anni passano, è molto probabile che aumentino le necessità assistenziali. Infine ci siete voi e le vostre esigenze.

ALZARE LO SGUARDO - Emerge, quindi, la necessità di alzare lo sguardo dalle contingenze presenti, quotidiane. Se non si è accorti oggi, si rischia di perdere l’indipendenza economica domani, quando le entrate della pensione saranno diverse da quelle attuali. Oppure si potrebbe non essere nelle condizioni di aiutare economicamente i propri cari. Occorre quindi prevedere un piano per accumulare oggi le risorse finanziarie necessarie per domani, in modo regolare e costante nel tempo. Una sfida impegnativa, difficile da affrontare da soli.

 

COSA FARE? – Per far diventare l’accumulazione un elemento strutturale della propria vita serve razionalità, rigore e costanza. Per questo è necessario affidarsi a un professionista che ci aiuti a prendere coscienza di quelli che sono i nostri obiettivi futuri, elencandoli in una lista, e il loro valore e che, insieme a noi, sappia mettere in atto una pianificazione volta all’accumulazione di risorse. Servono inoltre soluzioni finanziarie che ci permettano di entrare gradualmente sui mercati azionari, storicamente in crescita nel lungo periodo (come dimostra il grafico dell’indice MSCI World Total Return). Soluzioni dotate di automatismi, che ci possano mettere al riparo da eventuali errori dettati dall’emotività che insorge difronte alle turbolenze dei mercati. Soluzioni che diversifichino l’investimento su più variabili, diluendo di fatto il rischio e che si pongano l’obiettivo di massimizzare il rendimento. Il nostro professionista, insomma, dovrà renderci chiara la ragione essenziale per cui stiamo accumulando: non privarsi di qualcosa oggi, ma ottenere un bene superiore domani. Per rendere la nostra vita, e quella dei nostri cari, serena.

 

 

Mediolanum Tour PIR e Pmi, coppia vincente

L’obiettivo è far conoscere alle piccole e medie imprese italiane le opportunità offerte dai PIR per finanziarne la crescita

 

I Piani Individuali di Risparmio, i PIR, possono rappresentare un’opportunità straordinaria per la crescita delle piccole e medie imprese italiane. Nati con la Legge di Bilancio 2017, questi “contenitori” di strumenti finanziari, per essere tali, devono investire almeno il 21% del loro patrimonio in società che non fanno parte dell’indice FTSE MIB, quindi nelle PMI, l’ossatura del nostro Made in Italy.

 

Vantaggi per le imprese. Nel 2017 i PIR hanno superato le più rosee aspettative. Secondo le stime iniziali del Ministero dell’Economia e delle Finanze questi strumenti avrebbero dovuto raccogliere 1,8 miliardi di euro nel 2017. Ebbene, la raccolta effettiva ha sfiorato gli 11 miliardi di euro (fonte: Assogestioni). I capitali che i PIR riverseranno sulle PMI possono diventare un canale di finanziamento alternativo a quello tradizionale bancario. Possono consolidare, nel tempo, la liquidità aziendale, favorendo gli investimenti, i progetti di crescita, il salto dimensionale. Occorre però intercettare questo flusso di denaro. Due sono le modalità previste dai PIR: l’approdo in Borsa per le aziende destinate a creare valore nel lungo periodo per i propri azionisti, oppure l’emissione di debito e di minibond, che non richiedono l’ingresso a Piazza Affari.Il TourBanca Mediolanum ha deciso di replicare il successo della prima edizione di Mediolanum Tour dedicato agli imprenditori. Una serie di incontri in tutto il Paese, con esperti del mondo finanziario, giornalistico, economico e imprenditoriale, per illustrare i vantaggi e le opportunità offerte, oggi, dai PIR. Il tour, partito a marzo, proseguirà nei prossimi mesi toccando diverse città italiane, da Mantova a Genova, passando per Udine e Bologna.

Perché Banca Mediolanum. Per intercettare le esigenze degli imprenditori e rispondere ai loro bisogni, Banca Mediolanum si è dotata di una Direzione Investment Banking. Gli imprenditori possono inoltre contare sulla professionalità dei wealth advisor e private banker sul territorio, affiancati dagli esperti della Direzione Asset, Private & Wealth Management.Gli imprenditori che volessero partecipare ad una tappa del tour dovranno rivolgersi ai Family Banker della zona oppure visitare il sito www.bancamediolanum.it.

 

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