Rumors: per Fiat accusa di dati falsi sulle vendite negli Usa. Il titolo va ko - Affaritaliani.it

Economia

Rumors: per Fiat accusa di dati falsi sulle vendite negli Usa. Il titolo va ko

Fca finisce sotto pressione a piazza Affari. Il titolo, che e' stato anche sospeso, segna un calo del 7,74% a 6,855 euro. Tutto il comparto auto e' in forte pressione in Europa, con lo Stoxx che scende del 3,03%. Pesa la notizia delle perquisizioni in alcuni impianti di Renault effettuate dalla polizia francese sulle ipotesi di frodi sulle emissioni di alcuni motori diesel

. Renault perde il 9,98%. Male anche Peugeot (-3,9%), Daimler (-3,5%), Bmw (-3,12%), Volkswagen (-2,9%). Un esperto cita poi le indicazioni di stampa secondo cui due dealer Usa hanno denunciato Fca, che secondo le accuse avrebbe pagato per avere dati scorretti sulle vendite. Nel dettaglio, secondo Automotive News, due concessionari Fiat Chrysler della zona di Chicago hanno intentato una causa civile contro il gruppo accusandolo di falsificare i dati di vendita. In base all'accusa, la casa automobilistica avrebbe offerto ai concessionari somme di denaro per registrare i veicoli invenduti come venduti.

Fca e' "convinta" che la causa intentata da un concessionario Usa per presunti dati sulle vendite 'falsati' sia "infondata" e ha "piena fiducia nella integrita' dei suoi processi di business e dei suoi rapporti con la rete" per cui "intende difendere vigorosamente il caso".

In una nota, il gruppo guidato da Sergio Marchionne spiega di aver appreso che un concessionario negli Stati Uniti ha promosso contro Fca Us una causa nella quale sostiene che l'azienda gli avrebbe offerto incentivi finanziari affinche' registrasse falsamente le vendite, riportando vendite al dettaglio in un determinato mese e cancellandole in quello successivo".

Il Lingotto evidenzia che "sebbene l'atto di citazione non sia ancora stato notificato a Fca Us, la societa' e' convinta del fatto che la causa sia infondata e sia stata promossa dal legale interno del concessionario proprio nel momento in cui la societa' discuteva con il gruppo del concessionario della necessita' che quest'ultimo rispettasse i propri impegni in base a taluni dei contratti di concessione".

Per un analista di una primaria casa d'affari, la reazione del titolo in Borsa comunque "e' probabilmente piu' emotiva che altro. Chiaramente sul sentiment la notizia incide negativamente, ma l'impatto eventuale non giustifica questa reazione eccessiva".