Dall'IA allo shopping "senza ricerca" fino alla fiducia come nuova moneta del retail, le cinque tendenze (entro il 2026) secondo Capgemini  - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 16:19

Dall'IA allo shopping "senza ricerca" fino alla fiducia come nuova moneta del retail, le cinque tendenze (entro il 2026) secondo Capgemini 

Capgemini ha organizzato un confronto con esperti del settore per esplorare le cinque principali tendenze dei consumatori che plasmeranno il panorama del retail

Le cinque tendenze del retail secondo Capgemini

Le esperienze al posto dei prodotti, l’ascesa delle private label, l’era dello shopping “senza ricerca”, un’IA sempre più invisibile e la fiducia come nuovo motore del profitto: sono queste le cinque tendenze che, secondo Capgemini, ridisegneranno il panorama del retail entro il 2026.

L’analisi è emersa durante un incontro organizzato dal gruppo con esperti del settore per discutere l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori e le sfide per i brand nella stagione natalizia e nei prossimi anni. L’evento ha anticipato contenuti esclusivi dei prossimi report del Capgemini Research InstituteAI and Consumers 2025 (in uscita a novembre) e What Matters to Today’s Consumer 2026 (previsto per gennaio 2026) – e ha visto la partecipazione di Sharon Gai, ex dirigente di Alibaba e keynote speaker su IA e innovazione, Dreen Yang, Global Industry Lead – Consumer Products & Retail di Capgemini, Mark Ruston, Global Retail Lead di Capgemini, e Jessica Leitch, Head of frog North America.

I consumatori privilegiano sempre più esperienze e servizi – come viaggi, ristorazione e intrattenimento – rispetto ai beni materiali. In un contesto economico incerto e di prezzi in aumento, le “piccole gratificazioni” diventano un modo per gestire lo stress finanziario e rafforzare il legame con i brand che sanno offrire autenticità e senso di comunità. Il 72% dei consumatori ritiene che i dazi abbiano aumentato i prezzi. Il 71% afferma che le “piccole gratificazioni” aiutano ad affrontare le difficoltà economiche. Nei mercati del lusso maturi, il 27–29% spende meno di 50.000 dollari l’anno, segnale di un approccio più prudente.

I marchi del distributore conquistano sempre più spazio, grazie a un miglior equilibrio tra qualità, sostenibilità e convenienza. Non più sinonimo di risparmio, ma di valore, le private label diventano un fattore competitivo chiave in un contesto di incertezza economica. Il 44% dei consumatori sceglie marchi del distributore a basso costo al posto dei brand tradizionali. I settori più forti: alimentari (53%), prodotti per la casa (38%) e abbigliamento/accessori (34%).

L’intelligenza artificiale generativa trasforma radicalmente il percorso d’acquisto: i consumatori non cercano più, ma si affidano a raccomandazioni automatiche basate su preferenze e contesto. I retailer devono adattarsi con strategie di Generative Engine Optimization (GEO) per rendere i propri prodotti “visibili” agli algoritmi. Il 50% dei consumatori utilizza app o assistenti basati su IA per gestire viaggi, shopping o vita domestica. Il 46% ha effettuato acquisti basandosi su raccomandazioni di IA generativa.

I consumatori chiedono esperienze digitali fluide, personalizzate e trasparenti. L’IA deve integrarsi senza risultare invadente, proteggendo la privacy e generando fiducia. Il 63% desidera che gli strumenti di IA generativa sintetizzino i risultati al posto loro. La fiducia nei contenuti generati da IA è scesa al 58% nel 2025 (dal 73% nel 2023). Oltre la metà preferisce limitare la condivisione dei propri dati.

La coerenza tra esperienze online, in-store e app diventa cruciale per costruire relazioni durature. In un’epoca in cui l’IA media sempre più la relazione tra brand e cliente, la fiducia è la nuova moneta del retail. Il 66% dei consumatori si fida di più di un assistente digitale quando spiega chiaramente le ragioni delle proprie raccomandazioni. In un mercato in rapida evoluzione, Capgemini evidenzia come il successo dei retailer dipenderà dalla capacità di coniugare innovazione tecnologica, autenticità e fiducia, per rispondere alle nuove aspettative di un consumatore sempre più consapevole e orientato al valore.

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