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Economia
Starace, Enel: "Nella lista A di CDP per la lotta al cambiamento climatico"
Starace, AD di Enel

"La scelta di passare a un modello di business sostenibile e integrato ha consentito a Enel di posizionarsi come leader nella lotta al cambiamento climatico”, ha dichiarato Starace, AD e Direttore Generale di Enel.

Enel è stata inclusa nella rinomata “Lista A” per il cambiamento climatico pubblicata da CDP, l’organizzazione globale non-profit che si occupa dell’impatto sull’ambiente, che mette a disposizione la più importante piattaforma per valutare la performance delle imprese nella lotta contro il cambiamento climatico. Endesa, la controllata spagnola di Enel, ha ricevuto un punteggio A-.

“L’inserimento nella “Lista A” di CDP rappresenta il riconoscimento del nostro impegno attivo per contrastare il cambiamento climatico promuovendo la decarbonizzazione dei sistemi di produzione di energia, contribuendo al contempo alla diminuzione delle emissioni in altri settori grazie all’elettrificazione della domanda di energia,” ha dichiarato Francesco Starace, Amministratore delegato e Direttore generale di Enel, “La scelta strategica che abbiamo fatto nel 2015 di passare a un modello di business sostenibile e integrato ha consentito a Enel di posizionarsi come leader nella transizione verso un’economia senza emissioni, per essere preparata al meglio alle sfide del cambiamento climatico.”

Enel è una delle aziende con le migliori performance tra quelle incluse nella “Lista A” sulla base dei report 2019 sul clima di CDP. Enel è stata riconosciuta per la gestione e la trasparenza rispetto alle tematiche legate al clima sia a livello di Consiglio di amministrazione sia di Dirigenza, le iniziative intraprese dal Gruppo per contenere i rischi climatici promuovendo le energie rinnovabili e dismettendo gradualmente la propria capacità termoelettrica, il suo impegno e le sue iniziative per diminuire le emissioni di gas a effetto serra, ma anche la capacità di cogliere opportunità per combattere il cambiamento climatico.

Le procedure di informativa e di valutazione in materia ambientale di CDP, che assegna alle imprese un punteggio compreso tra A e D-, sono riconosciute in tutto il mondo come il riferimento per la trasparenza corporate in ambito ambientale. La performance delle imprese nel contrasto al cambiamento climatico viene valutata sulla base del livello di informativa, di consapevolezza e di gestione dei rischi ambientali, ma anche di attuazione delle best practice relative alla leadership ambientale, come ad esempio fissare degli obiettivi ambiziosi. Nel 2019 la procedura di valutazione ha visto la partecipazione di oltre 8.400 società. 

Nel 2019 Enel ha ulteriormente rafforzato il proprio impegno nei confronti del clima fissando per il 2030 un obiettivo di riduzione delle proprie emissioni dirette di gas a effetto serra per kWh del 70% rispetto al 2017. Per raggiungere questo obiettivo, entro il 2022 il Gruppo prevede di sviluppare 14,1 GW di nuova capacità rinnovabile e ridurre la produzione di carbone del 74% rispetto al 2018. Con queste iniziative, Enel incorpora l’azione per il clima all’interno delle proprie decisioni strategiche e delle proprie attività operative, per guidare la transizione energetica. Il Gruppo si è impegnato attivamente per realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, con una quota pari a circa il 95% degli investimenti complessivi, che ammontano a 28,7 miliardi di euro per il periodo 2020-2022, direttamente collegata agli obiettivi SDG 7 (Energia pulita e accessibile), 9 (Industria, innovazione e infrastrutture) e 11 (Città e comunità sostenibili), contribuendo anche a raggiungere l’obiettivo SDG 13 (Agire per il clima). Enel si è impegnata a investire oltre il 50% (14,4 miliardi di euro) della propria spesa capex totale per la decarbonizzazione, supportando l’obiettivo del Gruppo di decarbonizzare interamente il proprio mix tcnologico entro il 2050.

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