Economia
Stellantis, la Gigafactory a Termoli dal 2030. Investimento da 7 miliardi

I lavori per la realizzazione dell’impianto per la produzione di batterie inizierà nel 2026
La reazione della Uilm
“La riconversione della fabbrica di meccanica di Termoli in una gigafactory è un obiettivo per cui ci siamo battuti fortemente, per assicurare un futuro a 2.000 lavoratori che altrimenti sarebbero stati colpiti dalla messa al bando dei motori endotermici. Ora però si pongono delicati problemi di tutela dei lavoratori per cui chiediamo di iniziare un confronto: occupazione, salario e ambiente sono la nostra priorità”. Così Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, e Francesco Guida, segretario della Uilm di Termoli commentano il pianto di trasformazione presentato oggi nel corso di un incontro con la direzione di Stellantis.
La previsione di occupare a regime 2000 lavoratori, per la Uilm, è positiva per la volontà di riassorbire tutti i lavoratori attualmente impegnati nelle produzioni di motori e di cambi. Ma, sottolinea ancora il sindacato, "il percorso purtroppo sarà lungo e per sua natura dovrà coinvolgere sia i Ministeri competenti sia la joint venture Acc, che come noto è formata dalla stessa Stellantis, da Total e da Mercedes”.
Inizia dunque, per la Uilm, "un delicato confronto sindacale" che dovrà avere quattro obiettivi: assicurare formalmente che Acc dia occupazione a tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, prima di cercare le professionalità sul mercato; riconoscere continuità contrattuale, salariale e normativa nel passaggio da Stellantis ad Acc; garantire gli ammortizzatori sociali necessari per preservare l’occupazione nella fase di passaggio dalle vecchie alle nuove produzioni; definire congrui trattamenti di trasferta e forme di sostegno al reddito durante il periodo rispettivamente di formazione all’estero e di scarico di lavoro. Sul l’indotto, invece, il sindacato profila l'eventualitò di un confronto specifico con Acc anche in sede regionale.
"Inizia un delicato confronto sindacale - concludono Ficco e Guida - che ha quattro obiettivi: assicurare formalmente che ACC dia occupazione a tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, prima di cercare le professionalità sul mercato; riconoscere continuità contrattuale, salariale e normativa nel passaggio da Stellantis ad ACC; garantire gli ammortizzatori sociali necessari per preservare l’occupazione nella fase di passaggio dalle vecchie alle nuove produzioni; definire congrui trattamenti di trasferta e forme di sostegno al reddito durante il periodo rispettivamente di formazione all’estero e di scarico di lavoro. Per quanto concerne l’indotto, potrebbe essere necessario un confronto con ACC specifico anche in sede regionale".
Fim: “Servono tutele”
"Bene la partenza e l'occupazione prevista per la Gigafactory di Termoli ma servono tutele e garanzie per governare tutta la transizione". Così Ferdinando Uliano segretario nazionale Fim e Marco Laviano segretario Abruzzo/Molise commentano il piano di trasformazione del sito di Termoli dettagliato oggi da Stellantis in un incontro con i sindacati.
"Abbiamo acquisito un risultato importante, a regime l’occupazione si assesterà a circa 2 mila occupati con la partenza del terzo modulo previsto entro il 2030. Fino a quella data ci sarà tutta la fase di transizione, nella quale si interverrà con ammortizzatori sociali e formazione professionale.Per noi è fondamentale che vengano assunte tutte le garanzie necessarie per la tutela occupazionale e favorire il processo di tutela delle professionalità, che inevitabilmente cambieranno", spiegano.
Sarà necessario infatti, aprire un confronto con la futura Acc "per garantire le condizioni occupazionali, salariali e professionali che Stellantis nell’incontro ci ha assicurato. Serve coinvolgere inoltre tutte le istituzioni, a partire da quelle territoriali per avere le garanzie di utilizzo degli ammortizzatori necessari per accompagnare tutto il processo di transizione", dice ancora la Fim che per questo chiede che "il processo di transizione sia governato con la massima attenzione, individuando con ACC di tutte le garanzie contrattuali". A questo fine abbiamo chiesto a Stellantis l'impegno "quanto prima a fissare un incontro con Acc".