A- A+
Economia
Stretta Bce, niente più liquidità agevolata alle banche: finiti i tempi d'oro

Pertanto, se anche la BCE triplicasse il ritmo di riduzione del suo portafoglio da 15 a 45 miliardi di euro al mese a partire da luglio di quest’anno, alla fine del 2024 deterrebbe ancora titoli per un valore equivalente a circa 4.000 miliardi di euro. Basta dare un’occhiata ai suoi depositi per capire quindi che la BCE continuerà probabilmente ad alimentare il sistema finanziario con una straordinaria quantità di liquidità per diversi anni a venire. Ridimensionare i bilanci delle banche centrali richiederà quindi molto più tempo di quanto ne sia servito per accumularli. La BCE è solo un esempio, ma vale anche per le altre. Per rifarsi alla famosa fiaba dei fratelli Grimm, mentre nelle crisi passate il portafoglio titoli è salito rapidamente a “passo di lepre”, ora sta scendendo alla velocità di un riccio e probabilmente non raggiungerà mai più i minimi precedenti. 

Negli Stati Uniti, la Federal Reserve ha già annunciato di voler mantenere in futuro il suo portafoglio titoli a un livello (storicamente) più elevato. Il rischio di una possibile carenza di liquidità nel sistema finanziario andrebbe minimizzato con un investimento permanente della liquidità in eccesso. Pertanto, anche se le banche centrali non cancelleranno (o non possono cancellare) da un giorno all’altro la loro impronta sul mercato, la graduale contrazione dei loro bilanci avrà comunque implicazioni di vasta portata. Se la riduzione dei titoli di Stato americani dovesse proseguire all’attuale ritmo massimo di 60 miliardi di dollari al mese, la sola domanda di Treasury da parte della Fed potrebbe calare quest’anno di circa 700 miliardi di dollari.  Un vuoto che in qualche modo va colmato – cosa che finora è riuscita piuttosto bene. 

Il mercato obbligazionario, infatti, è tornato a offrire rendimenti adeguati. Proprio come in passato. Di recente, ad esempio, i Treasury US a 5 anni hanno generato un rendimento di nuovo superiore al 4% – tasso registrato l’ultima volta nel 2007. Grazie a questa dinamica, il mercato obbligazionario sta riconquistando l’attenzione di operatori che prima preferivano “parcheggiare” il loro denaro in qualche forma di deposito. Negli Stati Uniti, solo nel 2022, i Treasury hanno “richiamato alla base” 750 miliardi di dollari di investimenti dall’estero. Per fare un confronto: nell’ultimo anno solare, il deficit del governo statunitense è ammontato a 1.419 miliardi di dollari.

Finora quindi la disintossicazione dal denaro a basso costo sta procedendo secondo i piani. Con il ritorno di rendimenti adeguati, sul mercato stanno tornando anche numerosi operatori che contribuiscono a colmare il vuoto di domanda lasciato dalle banche centrali. Tuttavia, perché l’impresa abbia davvero successo, bisogna continuare a garantire anche la sostenibilità del debito, non da ultimo quello pubblico. Alla luce di indebitamenti statali da record, è quindi probabile che, per non creare troppo scompiglio, anche in futuro il ritiro della liquidità dal sistema sarà graduale. Perciò, continuando con la metafora medica, anche in tempi di contrazione dei portafogli titoli, una terapia farmacologica più blanda non implica necessariamente una completa disintossicazione.

*Research Analyst Multi Asset e parte del team Multi Asset di Flossbach von Storch

Iscriviti alla newsletter
Tags:
bcefedtassi





in evidenza
Palla di fuoco verde attraversa il cielo fra Spagna e Portogallo

Cronache

Palla di fuoco verde attraversa il cielo fra Spagna e Portogallo


motori
CUPRA Born VZ: prestazioni elettriche senza compromessi

CUPRA Born VZ: prestazioni elettriche senza compromessi

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.