Nio, che gestisce un importante centro di ricerca e sviluppo a
San Jose in
California, ha consegnato 43.728 veicoli nel 2020 in Cina, con una crescita del +113% rispetto all’anno precedente; solo a gennaio 2021 Nio ha venduto 7.225 vetture in crescita del 350% sullo stesso mese del 2020. Purtroppo le catene di fornitura non sono ancora adeguate alla domanda e questi numeri sono molto compressi rispetto a quelli possibili. Queste società sono quotate al
Nasdaq e hanno avuto crescite di capitalizzazione pazzesche oltre che crolli altrettanto bruschi (come nelle ultime settimane), ma questo non spaventa chi guarda lontano (long si dice fra gli investors, in contrasto agli shorter, gli speculatori di breve periodo).
Pur restando Tesla il punto di riferimento fre le EV (essendo riuscita prima di tutti a sostituire la tecnologia a combustione interna con la trasmissione elettrica), le sue auto non si scostano molto dalla normalità della produzione automobilistica. E sulla scia del fatto che innovazione porta a innovazione, è interessante il caso della newco americana Fisker che ribalta il concetto di Tesla, rigettando il modello di casa automobilistica integrata verticalmente, le parole dell’eclettico Fisker (il fondatore) sono chiarissime: “non eseguiremo la nostra produzione, la realizzazione di una nuova fabbrica sarebbe una cosa stupida da parte di qualsiasi startup di veicoli elettrici”.
Commenti