Economia
Titoli a 5 anni, Italia peggio della Grecia. Piazza Affari chiude a -0,73%

Spread in rialzo a 256 punti
Seduta in rialzo per lo spread BTp/Bund. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005365165) e il pari durata tedesco si attesta nel finale a 286 punti base (dai 282 della vigilia), dopo avere viaggiato per gran parte della giornata sopra quota 290, su livelli record da sei mesi. Stabile al 2,66% il rendimento del BTp decennale. Il profilo di rischio di Italia e Grecia, misurato dallo spread dei bond governativi decennali, e' ormai prossimo alla parita'. Lo spread della Grecia rispetto all'Italia oggi crolla a circa 20 punti base. Sulla scadenza 5 anni, i titoli di Stato italiani, per spread e rendimenti, vengono gia' giudicati dai mercati piu' rischiosi di quelli della Grecia.
Venerdi' di vendite sulle Borse europee, penalizzate da una serie di notizie negative. Il presidente americano, Donald Trump, ha fatto tremare gli investitori minacciando il Messico di introdurre severe tariffe se il Paese non impedira' gli ingressi illegali di migranti sul suolo americano. Il prossimo 10 giugno sara' introdotto il primo round di dazi al 5%. Inoltre l'attivita' manifatturiera in Cina e' di nuovo scesa a maggio, risentendo della guerra commerciale con gli States. Infine, nel giorno in cui l'Italia deve rispondere ai rilievi di Bruxelles sull'evoluzione del debito del nostro Paese, l'Istat ha rivisto il dato sull'economia italiana, che nel primo trimestre del 2019 e' calata su base annua dello 0,1%, come non succedeva dal 2013. I listini europei, comunque, sul finale hanno arginato i danni. Anche Milano ha chiuso in calo dello 0,73% dopo aver sfiorato un rosso del 2%. Come se non bastasse, oggi il petrolio ha accusato un pesante ribasso, portandosi sui livelli di marzo. Il wti contratto con consegna a luglio, si attesta a 54,91 dollari al barile (-3%). A Piazza Affari sono state vendute a piene mani le azioni di Fca (-4,7%), visto che l'azienda e' esposta in Messico. Sono andati male anche tutti i titoli industriali e piu' legati al ciclo economico. Tenaris ha accusato una flessione del 3,9%, sull'onda della performance del petrolio che ha travolto anche Saipem (-2,6%) ed Eni (-0,6%). Le azioni della Juventus, pero', sono volate del 5,1% nell'attesa della nomina dell'allenatore. Il mercato scommette su Maurizio Sarri, ma c'e' chi accarezza il sogno di Pep Guardiola. Sul fronte dei cambi, l'euro passa di mano a 1,1144 dollari (1,1134 ieri sera). La moneta unica vale anche 121,13 yen (122,187), mentre il cambio dollaro/yen e' pari a 108,69 (109,742).
