Tivoli Group, i dazi non fermano il gruppo fiorentino: il ritorno a Lineapelle New York e l'impegno nella promozione del Made in Italy - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 15:37

Tivoli Group, i dazi non fermano il gruppo fiorentino: il ritorno a Lineapelle New York e l'impegno nella promozione del Made in Italy

Nonostante l'incertezza economica legata ai dazi e alla debolezza del dollaro, gli Stati Uniti si confermano uno dei mercati prioritari nel piano di sviluppo di Tivoli Group. Ecco perchè

di Redazione

Tivoli Group prosegue la crescita negli Usa con la partecipazione a Lineapelle New York, la fiera internazionale dedicata al settore della pelletteria

Nonostante le forti incertezze legate ai dazi e alla debolezza del dollaro, gli Stati Uniti si confermano uno dei mercati prioritari nel piano di sviluppo di Tivoli Group, player indipendente nella manifattura di pelletteria per i più esigenti brand internazionali del lusso e della moda, che prosegue il percorso intrapreso per espandersi oltreoceano con la partecipazione a Lineapelle New York, la fiera internazionale dedicata al settore della pelletteria che apre i battenti oggi al Metropolitan Pavilion, e con una serie di iniziative a Piazza Italia, la piattaforma multicanale dedicata alle eccellenze italiane, con l’obiettivo di incontrare nuovi potenziali clienti e rafforzare il dialogo con designer e brand americani di fascia lusso.

La partecipazione alla fiera è l’occasione per illustrare la qualità della produzione made in Italy firmata Tivoli, basata su un modello che unisce artigianalità, efficienza industriale, flessibilità, sostenibilità e tracciabilità, aspetti sempre più apprezzati dai brand premium statunitensi alla ricerca di filiere produttive più prossime.

"I rincari dei prezzi al pubblico che, in qualche misura, saranno la conseguenza dei dazi, ci penalizzano nell’immediato ma confermiamo la nostra strategia di lungo termine di essere un partner strategico anche per i brand americani perché possiamo garantire qualità e flessibilità e rispondere al crescente interesse per produzioni più vicine, tracciabili e sostenibili. La situazione è in continua evoluzione e nonostante le forti preoccupazioni per i rischi e la volatilità del settore, guardiamo agli Stati Uniti come a un mercato importante da sviluppare per il futuro del nostro Gruppo", commenta Stefano Giacomelli, amministratore delegato di Tivoli Group. 

"Anche se coincide con questo momento di enorme incertezza, la nostra presenza a Lineapelle NY è un’occasione che vogliamo cogliere per mantenere e consolidare il nostro dialogo con il mercato americano, continuando a raccontare ai possibili partner il nostro modello produttivo: un equilibrio tra competenze artigianali, innovazione tecnologica e organizzazione industriale strutturata. La nostra partecipazione alla manifestazione, così come il supporto alla formazione accademica, rientrano in una visione strategica ampia e di lungo periodo", sottolinea ancora l'ad Giacomelli. 

Una recente ricerca supportata da Tivoli e condotta da un gruppo di studenti del corso di Laurea magistrale della Libera Università di Bolzano, in collaborazione con studenti dell’MBA della City University New York – The Baruch College, conferma la forza della scelta strategica di Tivoli Group. I risultati evidenziano che – anche in scenari caratterizzati da dazi o tensioni commerciali – per i prodotti di fascia alta il Made in Italy continua a rappresentare un forte vantaggio competitivo e un valore aggiunto percepito dai consumatori internazionali.

Lo studio, condotto su un panel statisticamente rilevante di consumatrici tra i 25 e i 50 anni residenti negli Stati Uniti con reddito annuo superiore a 50.000 dollari, ha simulato diversi scenari comparativi tra prodotti identici realizzati in Italia, in altri Paesi o privi di indicazione di origine, mostrando che i consumatori sono disposti a pagare di più per una handbag “Made in Italy”, riconoscendone la maggiore qualità, l’affidabilità della filiera e anche un valore simbolico.

Il made in Italy vince su tutte le principali dimensioni di valore percepito: qualità (86%), artigianalità (68%, appeal emotivo e prestigio sociale.  Al contrario, altri “Made in” sono associati a prezzi attesi più bassi. Il vantaggio competitivo italiano è ancora più marcato nei settori ad alto contenuto artigianale come la pelletteria, in cui l’abilità manuale ha un impatto significativo sulla percezione del valore finale. Questi dati confermano la scelta strategica di Tivoli Group: posizionarsi come partner preferenziale per brand lusso e premium americani alla ricerca di alternative alle attuali filiere, puntando su qualità, tracciabilità e flessibilità.

Nel 2024, Tivoli Group ha proseguito gli investimenti per rafforzare la filiera interna e ampliare il portafoglio clienti, chiudendo l’anno con un fatturato di 30 milioni di euro e confermandosi partner d’eccellenza per la produzione di pelletteria conto terzi.

Non solo fiera: formazione, cultura d’impresa e made in Italy

Oltre alla partecipazione a Lineapelle, in occasione della presenza a New York, Stefano Giacomelli, ceo di Tivoli Group, terrà una lecture presso la New York University – Stern School of Business, nell’ambito del programma del Luxury & Retail MBA. L’incontro sarà dedicato a temi come la filiera manifatturiera della pelletteria italiana, la sostenibilità e l’evoluzione del rapporto tra brand e fornitori. Un’opportunità per gli studenti di confrontarsi direttamente con un imprenditore protagonista del Made in Italy.

L’intervento rientra nel consolidato percorso di collaborazione tra Tivoli Group e l’ateneo newyorkese, volto a formare nuovi professionisti del settore del lusso con una solida cultura industriale e conoscenza diretta del modello produttivo italiano, parte di un impegno più ampio del Gruppo nella promozione del Made in Italy negli Stati Uniti, anche attraverso il dialogo con le nuove generazioni.

Nel 2024, Tivoli Group ha proseguito gli investimenti per rafforzare la filiera interna e ampliare il portafoglio clienti, chiudendo l’anno con un fatturato di 30 milioni di euro e confermandosi partner d’eccellenza per la produzione di pelletteria conto terzi.