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Economia
Tlc, il 2024 sarà l'anno delle grandi manovre. Tensione Labriola-Vivendi
Pietro Labriola, Benedetto Levi, Gianluca Corti vestiti da sposo

Tlc, il 2024 sarà l'anno delle grandi manovre. Scontro Labriola-Vivendi

L'universo delle telecomunicazioni italiane si trova di fronte a una fase di profondo cambiamento, con la possibile vendita della rete primaria e secondaria di Telecom Italia, nota come Tim. L'incertezza sul futuro della compagnia è evidente, ma allo stesso tempo si apre la strada al consolidamento del settore, con le principali compagnie che stanno esplorando opportunità di collaborazione e fusione. Lo riportano due articoli di Affari&Finanza.

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Tim, il gigante delle telecomunicazioni italiano, è al centro di una controversia legata alla vendita della sua rete. Il primo azionista Vivendi ha depositato un ricorso in Tribunale per impugnare le delibere del consiglio di amministrazione relative alla vendita, sostenendo che il prezzo non è adeguato. Tuttavia, nonostante la contestazione, la vendita sembra procedere, con la definizione del ramo d'azienda che verrà ceduto a Fibercop, già partecipata dal fondo Kkr al 37,5%. Il closing dell'operazione è previsto entro l'estate.

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La vendita della rete di Tim ha scatenato reazioni diverse, ma sembra inevitabile. Il governo italiano, attraverso il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), parteciperà direttamente all'operazione insieme a Kkr. Una volta completata, il Mef potrà acquisire una quota tra il 15% e il 20% della scatola finanziaria che effettuerà l'acquisto, formando così un nucleo duro pubblico che continuerà a controllare l'asset strategico per il paese.

Nel frattempo, Vivendi, primo azionista di Tim, potrebbe utilizzare la minaccia legale per intraprendere trattative sulla sua uscita dalla compagnia. Tuttavia, trovare un acquirente disposto a pagare un premio potrebbe essere una sfida, considerando il valore attuale del titolo. Il governo italiano potrebbe essere coinvolto in queste trattative per risolvere definitivamente la questione Tim.

Il 2024 si prospetta come l'anno del consolidamento nel settore delle telecomunicazioni in Italia. Tutti i principali attori, tra cui Tim, Vodafone, Wind3, Iliad, e Fastweb, stanno esplorando opportunità di collaborazione e fusione. La separazione della rete di Tim creerà un nuovo scenario competitivo, spingendo gli operatori a competere su servizi e prezzi.

Gli investimenti nelle reti mobili saranno uno dei primi passi verso il consolidamento. Tim e Vodafone stanno considerando la condivisione dell'investimento nel ran sharing per ottimizzare le reti 5G. Tuttavia, per sostenere gli investimenti necessari per lo sviluppo delle reti, potrebbe essere necessario un consolidamento più ampio. L'Antitrust dell'Unione Europea potrebbe dover adottare un approccio meno restrittivo per agevolare il consolidamento nel settore. Gli operatori stanno già conducendo trattative per esplorare nuove combinazioni, con la fusione tra Vodafone e Fastweb che sembra essere una delle prime opzioni.

Il rinnovo del consiglio di Tim previsto per fine aprile potrebbe influenzare l'andamento dell'operazione di vendita della rete e potrebbe essere un momento chiave per valutare possibili cambiamenti nella governance della compagnia. In conclusione, il futuro di Tim rimane incerto, ma il settore delle telecomunicazioni italiano si prepara a un periodo di consolidamento che potrebbe ridefinire il panorama delle telecomunicazioni nel paese.

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