In attesa che entro il 15 giugno le parti presentino nuove memorie e documentazioni all’Antitrust e il 18 giugno si tengano le audizioni finali dei soggetti che ne faranno richiesta con tanto di contraddittorio, step al termine dei quali l’authority di Roberto Rustichelli che vigila sulla concorrenza si prenderà circa un mese per decidere, l’Ops di Intesa-Sanpaolo su Ubi Banca si prepara ad incassare altri due nulla-osta importanti.
Quello dell’Ivass, l’autorità che vigila sul mercato assicurativo e quello della Consob di Paolo Savona, via libera che andranno ad aggiungersi dunque alla luce verde della Vigilanza europea accesa da Francoforte venerdì scorso.
Lo scrive Repubblica, secondo cui l’Ivass competente per i profili assicurativi sta ultimando l’analisi e a giorni, si dice, firmerà la notifica senza rilievi. Anche la Consob, che lunedì avrebbe chiesto lievi integrazioni legate alla pandemia al prospetto d’offerta, sarebbe pronta ad autorizzare il documento verso il fine settimana.
Sempre in settimana, potrebbe esprimere le proprie valutazioni positive anche il comitato golden power in seno al governo, task force rafforzata dagli ultimi provvedimenti e chiamata ad analizzare tutte le operazioni straordinarie inerenti al trasferimento di attivi strategici tricolori. Sebbene l’esame non sia ancora terminato, sembra comunque che a breve dal comitato possa emergere giudizio positivo sul deal da 4,86 miliardi annunciato il 17 febbraio.
Oltre all'Antitrust che formulerà per un ok condizionato all'Ops (secondo Il Messaggero la decisione finale arriverà attorno il 20 luglio) la propria proposta di snellimento della rete di Ubi per il mantenimento delle condizioni di concorrenza in alcune aree di sovrapposizione delle filiali nel Paese (specie nel Centro Italia), rimarrà poi da attendere il pronunciamento del tribunale sull’azione legale promossa nelle scorse settimane dal consiglio di amministrazione di Ubi sulle clausole Mac (Material adverse change), azione volta ad accertare se gli effetti della comunicazione con cui Intesa annunciava il lancio dell’Ops siano cessati o meno. Sentenza che, se a favore, potrebbe consentire al gruppo di Victor Massiah di mettere in atto azioni difensive (con lo stop alla passivity rule) alla scalata di Ca' de Sass.
Intanto, è molto probabile che Intesa rinvierà il lancio sul mercato della propria offerta di scambio a settembre, dopo tutte le autorizzazioni e un periodo volatile in borsa come agosto.
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