Ucraina, da Varsavia alla Slovenia: perché la guerra del grano fa male all'Ue - Affaritaliani.it

Economia

Ucraina, da Varsavia alla Slovenia: perché la guerra del grano fa male all'Ue

di Enrico Verga

Se da una parte il commercio Ue è in mano trader che hanno interesse a vendere a buon prezzo, dall'altra la partita geopolitica è sempre più "calda"

Conflitto in Ucraina e guerra del grano, la crisi sarà più lunga di quanto si possa immaginare. Analisi 

La crisi ucraina ha inizialmente fatto schizzare alle stelle i prezzi di molte materie prime alimentari. L’Ucraina, insieme ad altre nazioni dell’ex blocco sovietico, è una nazione a vocazione agricola, con terreni di ottima qualità. Tra le maggiori commodity alimentari esportate ci sono grano, granturco e semi di girasole. Del grano e granturco esportati una buona parte sono finiti nei mercati europei.

L’accordo “Black Sea Grain Initiative” prevedeva che l’Ucraina potesse esportare le sue materie prime alimentari (in molti casi concorrenti a quelle russe, ma quantitativamente inferiori) e in cambio la Russia poteva fare lo stesso. Il progetto, come dichiarato all’inizio, mirava a sfamare i paesi del terzo mondo, grandi compratori di commodities alimentari ucraine.

Intesa tra Polonia e Ucraina sull'import di grano 

Polonia e Ucraina hanno raggiunto un accordo sull'importazione del grano e di altri prodotti agricoli ucraini. Lo ha annunciato il ministro dell'Agricoltura polacco Robert Telus in conferenza stampa, al termine dei colloqui tra le delegazioni dei due Paesi. 

Tuttavia, per facilitare la vendita dei prodotti ucraini, e rimpinguare le casse dello stato, l’Unione Europea ha eliminato i principali dazi e altri ostacoli all’importazione dei prodotti alimentari ucraini. La conseguenza è che grano e granturco del paese hanno letteralmente invaso il mercato dell’Unione, danneggiando i produttori nazionali.

Differenti stati a vocazione agricola, come Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno bloccato le importazioni mentre altri come Bulgaria e Repubblica Ceca stanno sperimentando violenti dissidi interni, da parte dei contadini inferociti. Per comprendere cosa accade è meglio fare il punto.