Ue, nessuna procedura per deficit eccessivo per Italia e Belgio
Sospiro di sollievo per l'Italia. La Commissione europea conferma di non avere intenzione di lanciare nessuna procedura per deficit eccessivo sui conti pubblici italiani e belgi del 2015. Lo ha annunciato il vicepresidente responsabile del semestre europeo, Valdis Dombrovskis.
Il debito pubblico dell'Italia rimane uno "squilibrio macroeconomico eccessivo" che richiede "monitoraggio specifico e un'azione politica decisiva" ma "in questa fase", considerando il piano di riforme gia' varato (ma da "monitorare da vicino") e "i fattori rilevanti", non viene aperta una procedura per squilibrio eccessivo. E' quanto si legge nei documenti approvati oggi dalla commissione europea.
Gli sforzi dell'Italia sui conti pubblici nel 2015 sono stati considerati "sufficienti" dalla Commissione europea che ha quindi deciso di non avviare una procedura per deficit eccessivo. Lo ha detto il commissario per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, aggiungendo che "al governo italiano, come a quello belga, abbiamo inviato una lettera in cui si ricorda che devono essere fatti sforzi per ridurre il debito". Il rispetto della "regola del debito", ovvero la riduzione drastica in un percorso che sarebbe dovuto cominciare quest'anno, sarebbe stato impossibile nell'attuale situazione economica
La Francia avrà 2 anni di tempo, fino al 2017, per riportare il rapporto fra deficit e Pil sotto il 3%. Lo ha annunciato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis al termine del dibattito al Collegio dei commissari.
La Francia deve compiere "sforzi strutturali importanti" e correggere nel 2015 il rapporto deficit/Pil dello 0,5%, ovvero lo 0,2% in piu' rispetto a quanto previsto attualmente. Lo ha detto il commissario agli Affari economici e finanziari, il francese Pierre Moscovici, precisando che "la Commissione e' esigente su questo" e che ne va "della credibilita' del processo, delle regole, della Commissione e della stessa Francia".