Unicredit, dopo la Bce anche la Commissione Ue dà l'ok all'Ops su Banco Bpm. Ma il vero nodo è un altro - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 12:08

Unicredit, dopo la Bce anche la Commissione Ue dà l'ok all'Ops su Banco Bpm. Ma il vero nodo è un altro

Nessuna indagine sulle sovvenzioni estere ma ma questione della sicurezza nazionale resta di competenza del governo italiano

di redazione economia

UniCredit, ok della Commissione Ue all’Ops su Banco Bpm: resta il nodo sicurezza nazionale

UniCredit incassa un nuovo semaforo verde sul fronte europeo per l’offerta pubblica di scambio (Ops) su Banco Bpm. Dopo il via libera della BCE, oggi anche la Commissione europea ha autorizzato in via preliminare l’operazione, evitando di aprire un’indagine sulle sovvenzioni estere e certificando l’assenza di aiuti di Stato o finanziamenti irregolari verso la banca guidata da Andrea Orcel.

La valutazione europea si è concentrata sul rispetto del regolamento UE contro le distorsioni causate da sovvenzioni straniere: secondo Bruxelles, UniCredit non riceve benefici da paesi extra-europei, compresa la Russia, dove mantiene una presenza.

La partita si sposta sulla sicurezza nazionale

Nonostante il passaggio chiave ottenuto a Bruxelles, l’operazione resta comunque sospesa. Il nodo cruciale, infatti, è quello della sicurezza nazionale: la questione golden power rimane sotto la lente del governo italiano. Sarà il Consiglio dei ministri a decidere se e con quali condizioni autorizzare la fusione tra UniCredit e Banco Bpm, in linea con le regole che consentono allo Stato di intervenire nelle operazioni che coinvolgono asset strategici.

Il prossimo snodo sarà il 19 giugno: attesa la decisione della DG Competition sull’affidamento del caso all’Antitrust italiana e sulle eventuali condizioni. Un’ulteriore conferma che, oggi, nessun grande deal bancario può prescindere dal parere dell’esecutivo.

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No a nuove indagini, via libera sulle sovvenzioni

La Commissione Ue ha deciso di non aprire alcuna indagine supplementare, certificando così che UniCredit non ha ricevuto aiuti di Stato distorsivi, né direttamente né tramite sussidi da paesi terzi. La banca aveva già superato il vaglio della BCE, ma il dossier resta caldo per le autorità nazionali.

Dati chiave:

  • Via libera preliminare UE all’Ops UniCredit su Banco Bpm

  • Nessuna indagine sulle sovvenzioni estere

  • La questione golden power resta in capo al governo italiano

  • Prossima decisione DG Competition il 19 giugno

 

Strategia legale: nessuna sospensione cautelare

Sul fronte giudiziario, UniCredit ha rinunciato a portare avanti l’istanza cautelare presso il Tar del Lazio contro la sospensione dell’Ops. Una mossa che punta a snellire i tempi della procedura, accelerando la calendarizzazione di un’udienza di merito e facilitando l’iter della fusione.