Economia
UniCredit, Mustier entra nel vivo del piano di rafforzamento. Rumors
Secondo le indiscrezioni, nel Cda della banca in programma nel pomeriggio a Monaco di Baviera, il Ceo illustrerà le prime azioni per rafforzare il patrimonio
Inizia il conto alla rovescia dei Cda UniCredit che da qui a novembre prepareranno le azioni concrete della banca per rafforzare il patrimonio nell'ordine (sono le stime degli analisti) di circa 8 miliardi di euro. Secondo le indiscrezioni, nel board in programma nel pomeriggio a Monaco di Baviera, il secondo mercato (dopo l'Italia) per la pù sistemica delle banche italiane, il neo amministratore delegato Jean Pierre Mustier inizierà ad esporre al resto dei consiglieri le mosse che intende portare avanti per riportare il gruppo in acque tranquille (il titolo è stato uno dei più penalizzati in borsa nel settore dall'inizio del 2016).
Nella revisione del piano industriale disegnato nel novembre dello scorso anno da Federico Ghizzoni, ora nella nuova veste di consigliere della Galassia Pesenti, Mustier darà il via a una serie di dismissioni per ridurre, quanto più possibile l'ammontare dell'aumento di capitale da chiedere al mercato (le fondazioni socie sono restie ad aprire il portafoglio).
In pole position per la possibile dismissione c'è sicuramente Pioneer, la controllata attiva nell'asset management per cui sarebbero arrivate almeno otto manifestazioni di interesse, tra cui quella presentata dalla cordata Poste insieme a Cdp e Anima.
Un altro asset che è fortemente indiziato a uscire dal perimetro di UniCredit, almeno secondo le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, è la polacca Bank Pekao per cui si è fatta avanti la compagnia pubblica di Varsavia Pzu mentre sarebbe più difficile la cessione di Finecobank. Sembra invece esclusa una discesa nel capitale di Mediobanca, una mossa che apporterebbe pochissimo in termini di capitale ma che sarebbe estremamente complessa da realizzare visto che la quota è sindacata in un patto parasociale