UniCredit scioglie la jv su Yapi. In vendita il 10%. Presto via anche il 30% - Affaritaliani.it

Economia

UniCredit scioglie la jv su Yapi. In vendita il 10%. Presto via anche il 30%

Andrea Deugeni

Rumors

Mustier accelera sull’uscita dalla Turchia per far cassa da mettere a servizio del riacquisto di azioni proprie che sarà l’intervento principe, assieme a un probabile aumento del payout ratio che ora vale il 30% degli utili, del prossimo piano industriale.

Secondo alcune indiscrezioni, UniCredit e Koc Holding, il gruppo della famiglia turca Koc, hanno deciso di sciogliere Kof Financial Services, la joint venture paritetica attraverso cui controllano l'82% della banca turca Yapi Kredi, arrivando così a detenere ciascuno direttamente il 41% dell'istituto. Lo scioglimento sarebbe il primo step per consentire poi a UniCredit di vendere meno del 10% di Yapi Credi, con l'obiettivo di cedere eventualmente il resto della quota nel corso del tempo.

La road map dovrebbe essere disegnata assieme all’incremento del payout ratio, alla definizione della parte eccedente di capitale da mettere a servizio del buyback e ai nuovi target su ricavi e utili nel nuovo piano "Team23" che sarà comunicato al mercato martedì prossimo. Secondo alcuni rumors, però, il banchiere francese potrebbe accelerare come fatto nei mesi scorsi su Fineco e Mediobanca, finalizzando l’uscita dalla Turchia in tempi brevi. Prima di varare le nuove strategie. 

Le incertezze politiche interne al Paese turco e la lunga crisi della moneta locale hanno costretto la banca a svalutare la partecipazione azionaria da circa 2,5 miliardi di euro a 1,3 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2018. Mossa a cui sono seguite la vendita di obbligazioni Yapi e altre azioni di riduzione dell'esposizione infragruppo verso Ankara.

Lunedì, Mustier ha annunciato che “nell'ambito del nuovo piano strategico, sono stati avviati contatti con il suo partner Koc Group in merito a una potenziale evoluzione dell'attuale joint venture in Turchia”. Koc, da parte sua, ha sottolineato di non voler controllare la maggioranza di Yapi. Con queste premesse, notano fonti di mercato, è possibile che la quota “inferiore al 10%” venduta da UniCredit sia acquistata proprio da Koc, senza superare il 50% di Yapi.

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